Colombia, la sorprendente vittoria di Santos

Pubblicato il 16 Giugno 2014 alle 14:30 Autore: Giacomo Morabito

L’attuale Presidente della Colombia, Juan Manuel Santos (Partido Social de Unidad Nacional) è riuscito a essere sorprendentemente rieletto, battendo al ballottaggio il suo sfidante Óscar Iván Zuluaga (Centro Democrático).

“Ieri ha vinto la nazionale, oggi vince la democrazia”, così ha esordito lo stesso Santos il giorno dopo il secondo turno elettorale. La sua vittoria era tutt’altro che scontata: ottenendo il 50,95% dei voti, Santos ha smentito i sondaggi che prevedevano la sua sconfitta alla luce della percentuale dei voti conseguiti al primo turno delle elezioni presidenziali, ovvero il 25,69% contro il 29,25% di Zuluaga. Tuttavia, va segnalato l’alto tasso di astensione registrato durante i due turni delle elezioni, anche se pare che la vittoria della nazionale di calcio della Colombia al Campionato del mondo in Brasile abbia probabilmente condizionato l’elettorato, creando un clima di soddisfazione tale da favorire il governo.

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Santos ha dichiarato che “i colombiani hanno votato con la speranza di sostituire la pace alla paura”, riferendosi in particolare al processo di pace fra il governo e le Fuerzas Armadas Revolucionarias de Colombia—Ejército del Pueblo (FARC–EP) e l’Ejército de Liberación Nacional (ELN). Un tema che ha diviso abbastanza i due candidati: infatti, mentre Santos si è impegnato ad avviare i colloqui bilaterali per accordarsi con i guerriglieri, Zuluaga ha sempre criticato questa prospettiva. Santos, quindi, è stato abile a sfruttare questa vicenda avvertendo l’intera popolazione che il voto sarebbe stato una scelta fra “la fine di una guerra e una guerra senza fine”.

Zuluaga ha accettato il verdetto elettorale, sebbene sia alta la probabilità che possa essersi verificata qualche irregolarità. Tuttavia, la vittoria non può essere messa in discussione: la popolazione colombiana pretende che finisca il conflitto civile, e pertanto cittadini di orientamenti differenti si sono mobilitati per una causa, che è la causa della pace. I colloqui di pace non saranno l’unica importante sfida: infatti, Santos dovrà riuscire a governare poggiando su una coalizione molto eterogenea…