Sondaggi politici SWG: maggior fiducia nei media tradizionali che orizzontali

Pubblicato il 10 Maggio 2017 alle 11:07 Autore: Alessandro Faggiano
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Sondaggi politici SWG: maggior fiducia nei media tradizionali che orizzontali

Stando al sondaggio pubblicato in data odierna da SWG, gli italiani continuano a fidarsi di più dei media tradizionali. Tra questi, quindi, si annoverano giornali cartacei; telegiornali; riviste scientifiche; siti e pagine social di giornali nazionali (e internazionali) e, infine, la classica radio. La maggior parte dei media tradizionali occupa la parte alta di questa “classifica di affidabilità”. Ciò nonostante, anche per il mezzo di comunicazione percepito come il maggiormente affidabile (quotidiani e periodici nazionali) si rileva una percentuale discretamente bassa: il 36%.

Sondaggi politici, mezzi di comunicazione:  solo il 18% si affida a blog che trattano di argomenti specifici

Il blog – spazio virtuale libero su cui si può condividere il proprio e l’altrui pensiero senza passare dai filtri dei canali di comunciazione tradizionali – risulta una fonte d’informazione “privilegiata” solo per il 18% del campione. Pur evitando voli pindarici, è evidente che una parte dell’elettorato del M5S non fa affidamento sul Blog di Beppe Grillo; la forbice tra la percentuale rilevata e l’elettorato pentastellato è troppo amplia per essere ridotta ad un errore statistico.

Proprio il vantaggio dei blog – ovvero, la loro massima libertà d’espressione – è anche il maggior limite alla rispettabilità dello stesso; non dovendo passare attraverso una serie di filtri, tutta la produzione del blog può essere pubblicata senza controlli sulla qualità o sull’attendibilità delle notizie.

Sondaggi politici, mezzi di comunicazione: appiati giornali e TG

Ai primi posti di questa classifica troviamo, come detto, il quotidiano nazionale cartaceo e, subito dopo, il telegiornale. Rimane evidente, quindi, che la maggior parte dell’informazione continui a passare attraverso gli storici canali di comunicazione.

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Ciò può dipendere sia dalla qualità dell’informazione, sia dalla reticenza di una buona fetta della popolazione ad aprirsi alle fonti orizzontali. Inoltre, considerando che la piramide anagrafica si è ormai invertita, questa tendenza conservatrice non può che prevalere – allo stato attuale – sulla forza rinnovatrice ed enigmatica delle fonti orizzontali e virtuali.

A seguire, trovate la classifica integrale.

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Nota metodologica: in immagine

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L'autore: Alessandro Faggiano

Caporedattore di Termometro Sportivo e Termometro Quotidiano. Analista politico e politologo. Laureato in Relazioni Internazionali presso l'Università degli studi di Salerno e con un master in analisi politica conseguito presso l'Universidad Complutense de Madrid (UCM).
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