Pensioni notizie precoci: Ape e Quota 41, ansia domande

Pubblicato il 22 Giugno 2017 alle 07:10 Autore: Ilario Panico
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Pensioni notizie precoci: Ape e Quota 41, ansia domande

Ultime novità sulle pensioni con i precoci che stanno inviando le domande per Ape social e Quota 41, Già 11 mila istanze sono pervenute all’Inps. C’è la paura di non rientrare e questa ha portato i soggetti interessati a precipitarsi. Poco il tempo a disposizione salvo proroghe dell’ultima ora. Per i meno pratici c’è il problema dell’attesa in fila al patronato, mentre è attiva la procedura online direttamente da casa. Da ricordare che quella in atto è solamente la prima delle due fasi stabilite dai decreti attuativi sulla pensione anticipata.

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Pensioni notizie precoci: domande Ape e Quota 41

L’Inps ha diramato un comunicato ufficiale nel quale ci sono dati molto interessanti riguardo le domande. Al 20 giugno sono già state inoltrate 11.363 istanze e il dato è in costante aumento. In testa come numero di richiedenti c’è la Lombardia, poi Veneto, Sicilia, Lazio e Toscana. Per certificare i requisiti d’accesso, l’istituto di previdenza prenderà in carico le pratiche pervenute entro il 15 luglio.

Pensioni notizie precoci: seconda fase e proroga

Seconda fase al via dal 15 ottobre in poi quando gli ammessi dovranno produrre la vera e propria domanda di pensionamento. Ai lavoratori precoci che presenteranno entro il 30 novembre prossimo la pratica, verrà riconosciuta la retroattività. Non è possibile richiedere il pensionamento prima del 1 maggio 2017. La data prevista per l’inizio delle uscite era proprio il giorno della festa dei lavoratori. A causa dei sei mesi necessari per il completamento dei DPCM non è stato possibile.

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Pensioni notizie precoci: ansia per le regole

Il governo ha comunicato che nel caso in cui finissero i fondi stanziati, verranno prese in carico le domande presentate prima. Questo ha generato una vera e propria corsa dopo l’uscita di circolari e decreti attuativi. A inizio settimana il portale online e i caf sono stati presi d’assalto. Dura la reazione dei sindacati che chiedono una proroga di due settimane. Anche il Consiglio di Stato ha indicato all’esecutivo la possibilità di accettare le istanze entro fine luglio. A oggi nulla è cambiato, anzi le scadenze sono confermate.

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L'autore: Ilario Panico

Responsabile SEO e coordinatore generale redazioni Termometro Politico, Quotidiano e Sportivo dal 2017. Mail ilario.panico@termometropolitico.it
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