Silvio Berlusconi, parla l’ex premier: “Dell’Utri italiano modello”

Pubblicato il 22 Luglio 2017 alle 14:04 Autore: Alessandro De Luca
Silvio Berlusconi

Silvio Berlusconi, parla l’ex premier: Dell’Utri italiano modello

“È ingiusto che una persona buona, colta e preparata, un fondatore di FI sia in carcere”. Nell’intervista a In Onda, Silvio Berlusconi riserva un pensiero all’amico Marcello Dell’Utri. “Un italiano modello” dice l’ex premier, a cui viene “un brivido nella schiena” nel vedere l’ex parlamentare “ingiustamente in carcere per dei fatti anteriori al 1994 anno in cui è diventato reato giurisprudenziale il concorso esterno in associazione mafiosa”. Il riferimento di Berlusconi, in particolare, è alle condizioni di salute di Dell’Utri.

Come spiega il Corriere della Sera, infatti, il tribunale di Roma ha disposto una nuova perizia sul quadro clinico dell’ex senatore proprio ad inizio di settimana scorsa. A lanciare l’allarme sulle condizioni di salute di Dell’Utri era stato il medico del penitenziario romano dove il manager sta scontando sette anni per concorso esterno in associazione mafiosa.

In una sua relazione, datata maggio 2017, il sanitario sottolineava la non compatibilità delle patologie cardiovascolari dell’ex senatore con il regime carcerario. Una relazione che ha consentito ai legali dell’ex manager di chiedere la nuova perizia medica.

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Silvio Berlusconi chiude la porta ai transfughi centristi

Il pensiero per Dell’Utri arriva alla fine di una puntata nella quale l’ex premier è stato incontenibile. Punta innanzitutto il dito contro Renzi. “Il Nazareno è morto, Renzi lo ha tradito 14 volte” dice, ricordando di aver parlato con D’Alema “30 secondi” per dare il suo sì a Giuliano Amato Capo dello Stato.

Quindi, chiude la porta ai transfughi di Alleanza Liberalpopolare Autonomie e Alternativa Popolare. Proprio gli alfaniani hanno perso in due giorni due nuove pedine. Parliamo dell’ormai ex ministro Enrico Costa e dell’ex sottosegretario pugliese Massimo Cassano. Proprio quest’ultimo, eccezione alla regola, potrebbe, invece, rientrare tra le fila azzurre. “Fi non accoglierà chi l’ha tradita”, spiega Silvio Berlusconi chiudendo la porta a chi ha “tradito gli elettori e addirittura sostenuto il governo della sinistra”. Porta chiusa, ma non sbarrata. Berlusconi, infatti, sa che anche quei voti potrebbero tornargli utili. L’ex premier, infatti, invita i fuoriusciti ad entrare nella coalizione con i loro movimenti.

In questo senso, auspica una legge elettorale che torni a riconoscere i premi di maggioranza sulle coalizioni. Un espediente che, secondo l’ex Cavaliere, potrebbe evitare il listone unico e rimettere nelle mani del primo partito d’area la leadership in caso di vittoria. Forte del gradimento al 26%, esattamente con Renzi, spera di essere ricandidabile in vista di marzo. Con lui in campo, infatti, l’ex premier sostiene che Forza Italia possa arrivare al 30%.

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Silvio Berlusconi: “In Fi ci sarà un rinnovamento”

Esclusa, dunque, l’ipotesi di un nuovo predellino, Silvio Berlusconi annuncia un rinnovamento del suo partito. Ancora una volta, apre le porte alla società civile. Figure che “non vivano di indennità” e che “vanno in Tv”  a “fare chiacchiera”. In poche parole, quelle che Berlusconi definisce “gente del Fare”.

L’aspirante leader dovrà essere un “manager di successo, un amministratore delegato”. Sullo stile di Carlo Calenda, Sergio Marchionne o Emma Marcegaglia. Ma non di sua figlia Marina. “Non vorrei si esponesse al massacro giudiziario”, spiega, infatti, Berlusconi.

L'autore: Alessandro De Luca

Classe 1990. Laureato in Scienze politiche (indirizzo Scienze di governo e della Comunicazione Pubblica) alla Luiss Guido Carli di Roma. Giornalismo e politica, le mie passioni da sempre. Collabora con Termometro Politico da maggio 2014. Attualmente è membro di Giunta dell'Associazione Luca Coscioni.
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