Sondaggi elettorali Index: il Pd guadagna terreno sul M5S

Pubblicato il 3 Agosto 2017 alle 09:17 Autore: Andrea Turco
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Sondaggi elettorali Index: il Pd guadagna terreno sul M5S

Il Partito Democratico torna a crescere nelle intenzioni di voto e avvicina il Movimento 5 Stelle. I dem, guidati da Matteo Renzi, salgono al 26,6 (+0,2%), ora il Movimento 5 Stelle, il calo dello 0,2, è distante poco più di 2,5 punti percentuali.

A sinistra del Pd, Movimento Democratico e Progressista e SI, si scambiano un punto percentuale, con il primo che sale al 3,5 e il secondo che scende al 2,2%. Nel campo del centrodestra l’unico a sorridere è Forza Italia che stampa un 13,3%, in rialzo dello 0,1%. Stabile ma ancora davanti la Lega Nord con il 14,4%. Chiude Fratelli d’Italia al 5,4%.

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Sondaggi elettorali Index: ipotesi coalizioni

Ma come sarebbe la situazione se al voto si presentassero le coalizioni? Molto diversa rispetto alle schede precedenti con il centrodestra a fare la parte del leone. Un’alleanza trasversale che va da Forza Italia, Lega Nord, Fratelli d’Italia e parte del centro, raccoglierebbe il 35,1%. La coalizione di centrosinistra invece otterrebbe il 32,2% mentre il Movimento 5 Stelle il 28,3%, in flessione dello 0,2.

Uno schema siffatto è al momento poco probabile, soprattutto nel centrosinistra, un vero e proprio campo minato. Il segretario Pd, Matteo Renzi, continua a rifiutare l’ipotesi coalizione preferendo la corsa solitaria. Strategia non condivisa dal ministro della Cultura, Dario Franceschini, che dal palco di Capalbio Libri, invita il segretario alla ragionevolezza con una battuta serafica: “Il libro che consiglierei a Renzi? Cent’anni di solitudine”. Il rischio di un’ulteriore spaccatura all’interno del Partito Democratico è alta, dopo l’abbandono dello storico portavoce di Franceschini, Piero Martino, approdato a Mdp. Intanto Andrea Orlando presenta la sua corrente “Dems” e lancia un avvertimento a Renzi. “Se tu fuori cominci ad avere non solo ex ds, ma anche ex democristiani, quello che nasce è un altro Pd, alternativo al Pdr di Renzi. O il Pd delle origini lo fai dentro, dopo aver ridimensionato Renzi, o qualcuno comincerà a interrogarsi sulla necessità di farlo fuori, magari con Prodi e Pisapia.
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Sondaggi elettorali Index Research: nota metodologica

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L'autore: Andrea Turco

Classe 1986, dopo alcune esperienze presso le redazioni di Radio Italia, Libero Quotidiano e OmniMilano approda a Termometro Politico.. Dal gennaio 2014 collabora con il portale d'informazione Smartweek. Su Twitter è @andreaturcomi
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