Termometro Finanziario: la recessione bussa alle porte d’Europa

Pubblicato il 26 Marzo 2012 alle 13:39 Autore: Giovanni De Mizio
recessione

Altri dati importanti usciranno mercoledì: nel Regno Unito, alle 10.30, verrà rilasciata una stima sulla crescita del PIL. Il Paese è a forte rischio recessione, dato che nel trimestre precedente la ricchezza nazionale si è contratta dello 0,2%. Alle 11, in Italia, verrà invece resa nota la statistica sulla fiducia delle imprese, prevista, come quella dei consumatori, sostanzialmente stabile rispetto all’ultima rilevazione. Alle 14.30, invece, sarà la volta del dato sugli ordini di beni durevoli negli Stati Uniti, indice dell’attività del settore manifatturiero, spina dorsale dell’economia. Il dato dovrebbe far segnare un calo piuttosto deciso, a segnalare che l’economia va verso un rallentamento.

Giovedì sarà giornata di dati sulla disoccupazione: altre a quelli pomeridiani USA, i settimanali “jobless claims”, le nuove richieste di sussidi (previste stabili a 350mila unità), al mattino la Germania renderà noto il proprio tasso di disoccupazione, che dovrebbe rimanere al 6,8%. Il piatto forte della giornata sarà, con buona probabilità, il PIL statunitense: il dato (finale), che uscirà alle 14.30, dovrebbe segnalare che la maggiore economia del mondo dovrebbe essere cresciuta del 3% rispetto all’ultimo trimestre del 2011.

Venerdì, al mattino, verranno resi noti alcuni indici sui prezzi al consumo e alla produzione (misure dell’inflazione) di vari Paesi europei e dell’Eurozona intera, fra cui anche l’Italia: l’indice dei prezzi al consumo in Italia dovrebbe attestarsi a +0,2% rispetto al mese precedente. Negli USA, come sempre nel corso del pomeriggio europeo, verranno rese note le statistiche sulle spese e sui redditi delle persone, utili per predire l’andamento dell’attività economica in futuro: il dato dovrebbe essere leggermente positivo e in aumento rispetto alla rilevazione precedente.