Cardinal Bagnasco “L’Europa smetta di credersi ombelico del mondo”

Pubblicato il 4 Luglio 2014 alle 09:40 Autore: Giuseppe Spadaro
migranti, cardinal bagnasco contro europa

“L’Europa non è il mondo. Deve smetterla di pensarsi l’ombelico di tutto. Sia da un punto di vista ecclesiale e religioso, sia sotto il profilo politico e sociale. Ha un suo compito importante”, “ma questo non può renderla supponente e arrogante rispetto al resto del mondo”. Così il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, in un’intervista a Repubblica. La tragedia in mare dei migranti, continua il cardinale, “è una vergogna umanitaria. Ma dell’Europa intera”.

Riflette sui freni di Bruxelles ad intervenire: “la coscienza europea non esiste ancora. Esistono delle leggi. L’Europa è percepita dalla gente come una mano pesante e arrogante, che però non mostra una capacità di rispetto reale delle identità popolari”. E denuncia un neocolonialismo europeo: “ho visitato Paesi in Asia che sono molto seccati con il Vecchio continente: cosa pretende l’Europa – dicono – venire a insegnarci dei modi di pensare? Ecco, questa pretesa di colonialismo esiste ancora”.

cei bagnasco presidente vescovi

 

Bagnasco si sofferma poi sulla scomunica ai mafiosi annunciata da Papa Francesco e al giornalista che gli chiede se il sacerdote possa rifiutare di dar loro la comunione risponde: “se le parole hanno un significato – e lo hanno, perché il Papa ha parlato chiaramente di scomunica – le conseguenze sono inevitabili. Saranno i vescovi locali, con i loro sacerdoti, ad applicare questa categoria molto grave”. Metterla in pratica, continua il presidente dei vescovi, sarà “pericoloso. Però: essere cristiani, lo vediamo in giro per il mondo, è pericoloso”. Infine, Bagnasco parla della banca vaticana: “il Papa vuole tenere lo Ior su un terreno di trasparenza. E mi sembra più che giusto, più che saggio. Poi, se domani lo Ior venisse abolito… Non so se mi sono spiegato?”.

L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
Tutti gli articoli di Giuseppe Spadaro →