Bitcoin Gold: in atto la scissione della criptomoneta

Pubblicato il 26 Ottobre 2017 alle 12:10 Autore: Daniele Sforza
Bitcoin Gold, scissione dalla criptomoneta madre

Bitcoin Gold: in atto la scissione della criptomoneta.

Bitcoin assiste a un’altra separazione, ma per il momento lo fa in maniera indolore. E’ nata infatti Bitcoin Gold. La nuova criptovaluta nata da una costola della moneta digitale originaria, vuole riprendere i principi iniziali di BTC. Sfruttare processori più leggeri ed effettuare operazioni di mining più agevoli. Alla scissione, avvenuta di fatto il 25 ottobre, Bitcoin non ha reagito versando troppe lacrime. Mentre stiamo scrivendo, veleggia sopra i 5.700 dollari, avendo recuperato una buona parte di quanto perso all’inizio di questa mattina. Inoltre, si vocifera ancora che Amazon potrebbe presto accettare i bitcoin come metodo di pagamento. Qualora questa notizia trovasse riscontri ufficiali, BTC schizzerebbe alle stelle.

Cos’è Bitcoin Gold e perché è nata

Tempo fa fu la volta di Bitcoin Cash. La scissione fu dolorosa per BTC solo al momento delle iniziali indiscrezioni. Può un fork compromettere seriamente la criptovaluta più quotata del momento? Macché: dopo un iniziale calo, BTC ha macinato record su record, contrastando anche le azioni di disturbo della Cina e di JP Morgan. Sarà la stessa cosa per Gold? È probabile. Se ci saranno cali, saranno solo fisiologici, almeno stando alle previsioni degli analisti. Dopo i forti rialzi dei giorni scorsi, BTC potrebbe scendere ancora di più, ma solo per prendere lo slancio per il salto finale verso nuovi record.

Tornando a Bitcoin Gold, questa criptomoneta nasce per liberare nuove monete attraverso una potenza di calcolo minore. In parole povere, con software meno costosi e risorse hardware più ingenti, sarà possibile per i miner trovare più monete. Gold sfrutterà un fork, ovvero la copia del codice sorgente BTC in modalità open source per creare una nuova blockchain, che includerà e regolare tutte le transazioni. Tramite elaborati calcoli matematici, quindi, terrà traccia della generazione di monete. Chi possiede Bitcoin, infine, avrà la stessa quantità di BTC in Gold.

Bitcoin Gold: prime conseguenze dopo il 25 ottobre

Dopo la recente nascita di BTG, sono avvenuti pochi scambi e solo su alcune piattaforme di criptovalute. Al suo lancio, BTG è crollato del 60% di valore rispetto al prezzo di partenza, scendendo di fatto a 85 dollari. Le conseguenze negative si hanno avute anche su altre criptovalute. Esemplare è BTC, che è sceso da quota 6000 a 5470 dollari. Ma anche Ethereum è calata sotto i 300 dollari.

Per quanto riguarda BTC, è avvenuto quello che era già successo con la nascita di Cash, la prima scissione che tuttavia non ha provocato grossi scossoni alla criptomoneta originaria. BTG, invece, è gradualmente risalita a quota 115 dollari. Tutto questo è accaduto perché c’è ancora molto prudenza sulla nuova criptomoneta e gli scambi non sono avvenuti su tutti gli exchange di criptomonete. In parole povere, manca ancora quell’affidabilità che comporterebbe maggiore risalto alla nuova valuta elettronica.

Attualmente, Bitcoin Gold è a quota 140 dollari, mentre BTC si sta riprendendo, attestandosi a quota 5.750 dollari. Ethereum, infine, scambia a 297 dollari.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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