Indipendenza Catalogna: Puigdemont “In Belgio non chiedo asilo politico”

Pubblicato il 31 Ottobre 2017 alle 16:33 Autore: Giulia Angeletti

Indipendenza Catalogna: Puigdemont “In Belgio non chiedo asilo politico”

L’indipendenza della Catalogna “è una questione che ho voluto portare nel cuore dell’Europa, di fronte alla comunità internazionale. Perchè l’Europa deve reagire”. Lo ha detto Carles Puigdemont, il presidente destituito della neonata Repubblica di Catalogna, in una conferenza stampa a Bruxelles, dove è giunto da poche ore per – sembrava – sfuggire a un mandato di arresto nei suoi confronti.

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Puigdemont: “Causa catalana mette in questione valori europei”

Non si tratta dunque di una richiesta di asilo politico, come ipotizzato ieri dalla maggior parte dei giornali spagnoli. Durante la conferenza stampa tenuta questa mattina – intorno alle 12.30 – in una sala dove sono accorsi ben 150 giornalisti, Puigdemont ha chiarito il perché del suo spostamento nella capitale belga. “Il caso e la causa catalana mette in questione i valori su cui si basa l’Europa”, ha infatti dichiarato il presidente destituito; e anche se finora Bruxelles è rimasta più vicina a Madrid l’appello di Puigdemont è volto a richiamare l’attenzione sulla sua battaglia. Non si tratta quindi di una fuga “ma parte dell’esecutivo di Barcellona rimarrà qui a lavorare”.

“Se mi fosse garantito un processo giusto, allora tornerei subito in Catalogna per continuare a lavorare”, queste ancora le parole del presidente catalano; la sua difesa arriva mentre la Corte Suprema spagnola ha comunque chiamato a testimoniare la presidente della Camera Carme Forcadell e altri esponenti politici catalani nell’udienza che si terrà il 2 e 3 novembre prossimi. Il procuratore Josè Manuel Maza ha infatti incriminato Puigdemont, accusandolo di ribellione, sedizione e malversazione, mentre ha denunciato tutti i ministri del suo governo. Se questi non dovessero presentarsi all’udienza allora rischierebbero fino a 30 anni di carcere.

Indipendenza Catalogna, la battaglia con Madrid

Madrid, nel frattempo, ha provveduto a cancellare tramite l’applicazione dell’articolo 155 della costituzione la dichiarazione d’indipendenza della Catalogna che era stata approvata dal parlamento spagnolo lo scorso 27 ottobre. Il premier spagnolo, Mariano Rajoy, ha inoltre convocato elezioni anticipate per il prossimo 21 dicembre. Elezioni il cui risultato Puigdemont intende rispettare “se Madrid farà lo stesso”. Il presidente destituito si ritiene tuttora legittimo e, come già accennato, intende proseguire il suo lavoro dal Belgio; non solo, intende dare ancora più eco alla questione avvicinandosi alle istituzioni europee e ai suoi vertici.

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L'autore: Giulia Angeletti

Giornalista pubblicista classe 1989, laureata in Scienze Politiche, "masterizzata" presso la Business School del Sole 24 Ore, attualmente è addetta stampa e redattrice per Termometro Politico. Affascinata dal mestiere più bello del mondo e frustrata dalla difficoltà di intraprendere più seriamente questa professione, pianifica numerosi "piani B" per poter sbarcare il lunario nel settore della comunicazione. Ama informarsi e leggere, odia avere poco tempo per farlo. Su Twitter è @GiuliaAngelett3
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