Rinnovo contratto statali e scuola: aumento esiguo, l’Anief è categorica

Pubblicato il 29 Novembre 2017 alle 10:04 Autore: Daniele Sforza
Rinnovo contratto statali: aumento esiguo

Rinnovo contratto statali e scuola: aumento esiguo, l’Anief è categorica.

Risuonano ancora nella mente le parole di Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario confederale Cisal. Sul fronte rinnovo contratto statali, il discorso economico improntato dal Governo sembra essere degno di un Paese del Terzo Mondo. Via il rimborso sperato, via l’aumento stipendio auspicato, via anche gli arretrati effettivamente dovuti. La coperta è obiettivamente corta, le risorse sono quelle e il tanto atteso incremento salariale potrebbe ridursi ancora di più. Intanto continuano i ritardi sia per quanto riguarda la Legge di Bilancio – la cui discussione riprenderà oggi in Senato – sia per il contratto del pubblico impiego. Quanti nodi ancora da sciogliere?

Rinnovo contratto statali: Anief e l’aumento da “30 cent al giorno”

Con un duro comunicato, Marcello Pacifico continua la battaglia sul rinnovo contratto statali. E lo fa con parole significative, adombrando “un aumento di 30 centesimi al giorno” per il biennio 2016/2017 e di “1,40 euro previsto nel 2018”. Con queste cifre il recupero dell’inflazione diventa una semplice chimera. “Forse al Ministero della Funzione Pubblica e nelle sedi delle più importanti confederazioni sindacali si aveva davanti il prospetto dell’economia di uno dei Paesi del Terzo Mondo”. Anche il recupero dell’indennità di vacanza contrattuale è ormai divenuto un fantasma. E l’invito di Anief resta sempre quello di non firmare un contratto che non può di certo accontentare le parti interessate.

Rinnovo contratto statali: il comunicato di Udir

Ancora guerra di cifre, ancora Marcello Pacifico, stavolta per conto di Udir, il sindacato dei dirigenti scolastici. Con un comunicato diffuso da Orizzonte Scuola si parla sempre di 9 euro al mese di aumento previsto per il biennio 2016/2017 e di 54 euro per il 2018. “Il problema è che se non si trova l’accordo sulle risorse o se queste non sono disponibili, dovrebbe scattare per legge l’erogazione di un assegno mensile che copra almeno il 50% della previsione annuale del costo della vita”. I conti sono chiari: senza sblocco dell’indennità di vacanza contrattuale e con la firma su un contratto considerato inadeguato, si perderebbero 4.732 euro lordi per dirigente pubblico” di arretrati. E poi 368 euro al mese per il 2018. Da qui l’invito a presentare ricorso “al giudice del lavoro per ottenere lo sblocco dell’indennità nel decennio 2008-2018”.

Rinnovo contratto statali e scuola: ancora ritardi

Non smettono di esserci ritardi, quando ormai siamo giunti alla fine di novembre. La discussione in Senato sulla Legge di Bilancio è stata rimandata a oggi. Mentre anche sul rinnovo contratto statali le trattative procedono a rilento. Si sarebbe dovuto chiudere tutto entro questo mese, ma a quanto pare slitterà tutto a dicembre. E preoccupano le tempistiche di erogazione dei primi aumenti stipendiali, comprensivi degli arretrati.

Last but not least, l’aumento di 85 euro lordi mensili potrebbe scendere a 80 euro. Lo riporta Tecnica della Scuola, che scrive: “Gli 85 euro lordi pro-capite di aumento dovranno servire anche per adeguare gli stipendi del personale con incarico a tempo determinato”. Ciò comporterà una maggiore divisione delle risorse stanziate tra le 75 mila unità in più. Per mantenere gli 85 euro lordi sarebbe necessario un ulteriore stanziamento di 200 milioni di euro, spiega il sito. Tuttavia, bisogna prendere tutto con il beneficio del dubbio, all’attuale stato delle cose. Seguiranno certamente sviluppi nei prossimi giorni su cui non mancheremo di tenervi aggiornati.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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