Reddito di inclusione 2018: domande al via, parla Emiliano

Pubblicato il 5 Dicembre 2017 alle 15:05 Autore: Giulia Angeletti
reddito di inclusione

Reddito di inclusione 2018: domande al via, parla Emiliano

Il reddito di inclusione è finalmente “online”. Il noto e discusso strumento di contrasto alla povertà è infatti attivo dal 1 dicembre scorso, ed è perciò possibile farne già richiesta; ieri, 4 dicembre, il ReI è stato presentato durante una tavola rotonda al Liceo Scientifico “Salvemini” di Bari. Presenti il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, il sindaco di Bari Antonio Decaro e il direttore generale del Ministero del Lavoro Raffaele Tangorra.

“E’ un intervento strutturale e permanente, già scritto nei bilanci, con l’obiettivo di aiutare i nuclei familiari a uscire da una condizione di povertà, attraverso le opportunità che potranno essere costruite”, questa una delle frasi di presentazione del ReI pronunciate dal Ministro Poletti. Il sussidio varato dall’esecutivo interesserà subito una platea di 490 mila famiglie, per un totale di 1,8 milioni di persone; poi, dopo luglio, entrerà a regime, e le famiglie che ne beneficeranno si stima saranno 700 mila (2,5 milioni di persone).

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Reddito di inclusione, Emiliano: “ReI va integrato con Red”

Il ReI sarà concesso, in via prioritaria, alle famiglie con almeno un minore a carico, con una donna in stato di gravidanza accertata, ai disabili e ai disoccupati over 55. La finalità ultima di tale strumento è quella di costruire  un percorso personalizzato che aiuti i suoi destinatari ad uscire dalla condizione di povertà.

“L’Italia era l’ultimo Paese dell’Unione europea a non avere una misura universale di contrasto alla povertà. Ringrazio per questo il Ministro Poletti per aver portato al successo questa operazione”, ha commentato Michele Emiliano. Il governatore pugliese si è poi soffermato sulle coperture finanziarie dello strumento, andando ad evidenziare la necessità di rafforzare il ReI con un altre misure, quali ad esempio il Red, reddito di dignità pugliese. “Il ReI ha a disposizione solo un miliardo e settecento mila euro a livello nazionale, per questo serve integrarlo”, sono infatti state le sue parole. D’altronde “il Red è il modello al quale il ReI si è ispirato. Al Ministero hanno lavorato molto con i tecnici della Regione Puglia”.

Reddito di inclusione, Emiliano: “Non è una distribuzione di soldi”

Il governatore pugliese – facendo riferimento al Red – ha voluto inoltre porre l’accento sulla finalità ultima del sussidio, sostenendo che in Puglia “siamo stati i primi a costruire una misura che non è pura assistenza o distribuzione di soldi, ma un modello attraverso il quale chi non ha un lavoro sarà avviato a nuove professionalità”.

“Le famiglie in difficoltà – ha continuato Emiliano – con il Red e con il ReI vengono seguite da un sistema misto tra lavoro e assistenza sociale. E’ una misura complessa, più importante di un semplice reddito di cittadinanza con un’erogazione di denaro”. Il presidente della Regione ha poi ribadito l’impegno che la Puglia dedica alle politiche di welfare: “La Puglia guarda al welfare come uno degli elementi fondamentali per tenere insieme l’idea stessa di Paese. Il fine è far uscire dalla soglia di povertà il maggior numero di cittadini possibile”.

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L'autore: Giulia Angeletti

Giornalista pubblicista classe 1989, laureata in Scienze Politiche, "masterizzata" presso la Business School del Sole 24 Ore, attualmente è addetta stampa e redattrice per Termometro Politico. Affascinata dal mestiere più bello del mondo e frustrata dalla difficoltà di intraprendere più seriamente questa professione, pianifica numerosi "piani B" per poter sbarcare il lunario nel settore della comunicazione. Ama informarsi e leggere, odia avere poco tempo per farlo. Su Twitter è @GiuliaAngelett3
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