Meteo inverno 2017-2018: freddo e gelo artico, gennaio da record?

Pubblicato il 7 Dicembre 2017 alle 15:25 Autore: Francesco Somma

Meteo inverno 2017-2018: freddo e gelo artico, gennaio da record?

Alcuni attendevano con ansia questo ponte dell’Immacolata per godersi un po’ di meritato relax. Nessuno si sarebbe mai aspettato però che queste festività avrebbero scatenato un gelo non indifferente. Tra questa e la prossima settimana sono previste ondate di freddo in tutto il Paese. Ma vediamo nel dettaglio che cosa accadrà in queste ore.

Meteo inverno 2017-2018: le ondate di freddo in arrivo

Che fosse uno di quelli dal caratterino non facile lo avevano capito quasi tutti. Ci si aspettava un progredire lento verso le temperature fredde, invece questo inverno ha deciso di accelerare. Nei prossimi giorni, come anticipato, ci saranno tre ondate di freddo con il rischio che il vortice polare si pianti nel bel mezzo del Mediterraneo. Per l’8 dicembre sono previste forti piogge sulle regioni tirreniche a nord/est.

Nel weekend infine, tutte le temperature crolleranno, sabato toccherà al Nord e al Centro, domenica sarà il turno del Sud. Confermato anche un inizio settimana con venti molto freddi che però saranno affiancati a tratti da venti caldi, molti saranno gli sbalzi termici. Ci sarà la possibilità di godere di giornate calde, soprattutto in Sicilia, Calabria e Puglia dove si raggiungeranno anche punte di 20°. Siete in ogni caso stati avvisati, coprirsi bene nei prossimi giorni è un obbligo.

Meteo inverno 2018

Meteo inverno 2017-2018: l’analisi dei dati dal grafico a “spaghetti”

Il grafico analizza la tendenza meteo, molto spesso questa si discosta dalla realtà perché appunto è una previsione. Il grafico spiega venti possibili evoluzioni del tempo, queste sono definite “cluster”. Più gli spaghetti sono vicini tra loro e più la previsione è accurata, più sono lontani tanto è grande l’incertezza. Sull’asse delle ordinate, il grafico spiega l’andamento delle temperature a 1500 metri di altezza. Sull’asse delle ascisse troviamo quelle delle precipitazioni. Il grafico a spaghetti può analizzare l’andamento di ogni città, risultando in tale maniera più preciso e settoriale.

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L'autore: Francesco Somma

Classe 1994, laureato in SPRI e attuale studente di Politiche per lo Sviluppo e Cooperazione Internazionale all'UniSA. Credo nel potere delle parole e nella politica come strumento per migliorare il mondo.
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