Sondaggi elettorali Ipsos: il Pd cala ancora di un punto

Sondaggi elettorali Ipsos: il Pd cala ancora di un punto

Il Pd viene dato in calo in tutti i sondaggi. E Matteo Renzi, in un’intervista al Corriere della Sera, ammette il momento difficile che sta passando il suo partito. “Ho letto il dato di Pagnoncelli. L’elemento preoccupante non è l’ultima settimana, ma il trend. Da maggio a oggi il Pd ha perso quasi sette punti”.

Il motivo è presto detto. “Stiamo pagando il fatto che gli altri sono in campagna elettorale mentre noi dobbiamo sostenere la responsabilità del governo e passiamo il tempo a litigare all’interno”.

Per il segretario dem era meglio votare a giugno, massimo settembre. Ma tant’è. “Era ovvio che per il Pd fosse meglio votare a giugno o al massimo a settembre. Chi allora sosteneva questa tesi è stato accusato di irresponsabilità, ma non votando si è fatto un clamoroso assist a Berlusconi e Grillo”.

Ora bisogna rimettersi in carreggiata. “Adesso però è inutile piangere sul latte versato. Quando inizierà la campagna elettorale, finiranno le polemiche interne e il Pd potrà riprendere a parlare al Paese. Siamo già con questi sondaggi negativi il primo gruppo parlamentare del Paese, vogliamo essere però il partito più votato. E scateneremo una campagna elettorale a tappeto per farcela. Vedo la mia gente, immagino i candidati, leggo i risultati di questi anni e dico: il Pd sarà il primo partito”.

Ad oggi così non è. Secondo il sondaggio Ipsos pubblicato sul Corriere ieri, i dem, se si votasse oggi, raccoglierebbero il 23,4% e sarebbero il secondo partito del Paese. Dopo il Movimento 5 Stelle, anch’esso in calo di quasi un punto percentuale, ma comunque primo con il 28,2%. In ottica coalizioni, è il centrodestra a fare la parte del leone con il 36%. Poche le variazioni registrate nell’ultima settimana. Stabili Liberi e Uguali e Forza Italia. Perde qualcosa la Lega di Salvini mentre diminuisce la quota degli indecisi.

Sondaggi elettorali Ipsos: nota metodologica

Sondaggio realizzato da Ipsos PA per il Corriere della Sera presso un campione casuale nazionale rappresentativo della popolazione italiana maggiorenne secondo genere, età, livello di scolarità, area geografica di residenza, dimensioni del comune di residenza. Per dare stabilità alle stime di voto i risultati presentati sono il prodotto di un’elaborazione basata su un archivio di 5.023 interviste svolte nell’ultimo mese, cui si sono aggiunte ulteriori 998 interviste (su 3.997 contatti) condotte mediante mixed mode CATI/CAMI/CAWI tra il 12 e il 13 dicembre 2107.

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