Pubblica amministrazione: arriva il piano anti-burocrazia

Pubblicato il 11 Luglio 2014 alle 11:05 Autore: Alessandra Scolaro
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Dopo essere rimasto fermo per quasi un mese, ieri il testo del disegno di legge delega sulla Pubblica amministrazione è stato approvato dal Consiglio dei Ministri. Le norme, che prevedono una modifica dei vertici dell’apparato burocratico statale, riusciranno a portare, secondo il premier Renzi, “la rivoluzione copernicana  nella Pubblica amministrazione: alla fine del percorso, alla fine dei mille giorni, sarà lei ad andare a casa del cittadino e non viceversa”.

Verranno introdotti quindi certificati on line che potranno essere scaricati o “mandati a casa entro 48 ore”. Importati cambiamenti anche per quanto riguarda il ruolo dei dirigenti della Pubblica amministrazione: le due fasce saranno abolite e verrà introdotto un ruolo unico. Il dirigente verrà sottoposto periodicamente ad alcune valutazioni che potranno influire (per un massimo del 15%) sul suo reddito, e nel caso dovesse risultare inadempiente verso gli obiettivi dati, potrebbe rischiare il licenziamento.

burocrazia

 

Il testo contiene delle importanti novità anche per quanto riguarda la figura dei prefetti: non risponderanno più al ministero degli Interni, ma verranno loro affidate strutture territoriali del governo. In ogni territorio verrà quindi istituito un unico ufficio di connessione tra esecutivo e cittadino. Il disegno di legge delega prevede anche un riassetto dei corpi di Polizia con l’assimilazione della Penitenziaria e della Forestale.

Nei limiti delle risorse disponibili, il disegno di legge prevede anche per la Pubblica amministrazione delle convenzioni per servizi di badanti ed asili nido. All’esame anche la norma che potrebbe permettere negli ultimi cinque anni di lavoro per i dipendenti non dirigenti, di lavorare part-time senza cambiamenti per la pensione.

L'autore: Alessandra Scolaro