Elezioni regionali Lazio 2018: Lorenzin candidata? Lo scenario

Pubblicato il 18 Gennaio 2018 alle 14:39 Autore: Camilla Ferrandi
elezioni regionali

Elezioni regionali Lazio 2018: Lorenzin candidata? Lo scenario

Le elezioni regionali nel Lazio e in Lombardia sono diventate uno dei principali argomenti di dibattito di questa campagna elettorale. Il problema delle candidature, le asimmetrie coalizionali tra elezioni nazionali e regionali e tra regione e regione, figure di spicco non catalizzate dalle maggiori forze in campo che corrono da sole. Insomma, tutto ruota intorno alle elezioni delle due principali regioni al voto nel 2018.

Nel Lazio continua a far discutere l’appoggio di Liberi e Uguali a Nicola Zingaretti, candidato governatore del centro sinistra. E la questione, adesso, vede un nuovo protagonista: Beatrice Lorenzin.

Il ministro della Sanità, leader di Civica Popolare, la lista centrista a fianco del Pd alle prossime politiche, si scaglia contro Nicola Zingaretti, attuale governatore del Lazio e candidato dem alle regionali 2018. “Ha fatto una scelta, quella di accettare il veto di Liberi e Uguali nei nostri confronti perché siamo troppo moderati” dichiara la Lorenzin a Studio24 su RaiNews. E continua, parlando di Zingaretti: “Ha optato per un’alleanza politica contro il governo Gentiloni, che io mi sento di rappresentare a pieno come ministro. Credo che sia un tema che sposta inevitabilmente le scelte del Lazio dai temi di programmazione economica e finanziaria della Regione a quelli più politici”. E riprende: “Nel Lazio ci troviamo di fronte ad uno scontro all’interno della sinistra. Ne ho parlato con Renzi. Ma non soltanto con lui. C’è sgomento da parte di tutti”.

Elezioni regionali Lazio 2018: Lorenzin candidata? Lo scenario

Per questo motivo, Civica Popolare correrà da sola nel Lazio. Confermata, come d’attesa, l’alleanza con il Partito Democratico per le politiche. “In queste ore stiamo valutando chi candidare alla presidenza” racconta il ministro della Sanità. “I tempi sono molto stretti. Potrebbe toccare anche a me conclude”.  La normativa in merito rende possibile la doppia candidatura alle elezioni politiche e regionali. La scelta del seggio da occupare è a posteriori, laddove il candidato venga eletto sia a livello nazionale che a livello regionale.

Nicola Zingaretti ribatte immediatamente: “L’alleanza che stiamo costruendo nel Lazio si fonda su istanze e obiettivi regionali: vincere per continuare nei prossimi 5 anni a cambiare in meglio la Regione. Il resto sono solo fantasie e chiacchericcio politico”. E sulla questione dell’asimmetria coalizionale del centrosinistra spiega: “Dal Dopoguerra spesso le alleanze locali sono state diverse da quelle nazionali”.

Non si fa attendere neanche la replica di Liberi e Uguali: “Lorenzin si porta dietro un codazzo ex forzaitaliota e berlusconiano” dice Stefano Fassina. “La presenza di pezzi di centrodestra nella coalizione era incompatibile con la nostra. E Zingaretti questo punto l’ha accettato”.

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L'autore: Camilla Ferrandi

Nata nel 1989 a Grosseto. Laureata magistrale in Scienze della Politica e dei Processi Decisionali presso la Cesare Alfieri di Firenze e con un Master in Istituzioni Parlamentari per consulenti d'assemblea conseguito a La Sapienza. Appassionata di politica interna, collaboro con Termometro Politico dal 2016.
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