Elezioni regionali Lazio 2018: Parisi chiede alleanza a Pirozzi

Pubblicato il 29 Gennaio 2018 alle 14:03 Autore: Camilla Ferrandi
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Elezioni regionali Lazio 2018: Parisi chiede alleanza a Pirozzi

“In trentacinque giorni possiamo dare una svolta alla regione, a Roma e a tutto il Paese. Il 4 marzo può essere una data storica. Il centrodestra unito prenderà il Lazio, manderà a casa Zingaretti e recapiterà l’avviso di sfratto al sindaco di Roma Virginia Raggi. Possiamo spezzare la morsa del Pd e dei Cinque stelle su Roma e Lazio. Possiamo dire sì a un progetto, possiamo immaginarlo e possiamo farlo”.

In ritardo, ma la campagna elettorale di Stefano Parisi è ufficialmente iniziata. Così scrive su facebook, per commentare la diretta al Palazzetto dello Sport di Fondi (LT), dove ha iniziato ieri la sua corsa alla guida della Regione Lazio.

E con il via alla campagna elettorale, ovviamente, oltre a promesse varie, decantazione di programma e minacce agli avversari, partono anche gli appelli. “Spero che Pirozzi sia un alleato” dichiara Parisi in occasione del Family Day, accanto a Giorgia Meloni e Matteo Salvini. “La sua esperienza e la sua visibilità possono essere una grande opportunità per governare al meglio la regione” continua il leader di Energie per l’Italia. “Io penso ancora che sarebbe stato il candidato migliore se avesse unito il centrodestra”. E conclude: “A Pirozzi dico che chi ha a cuore il governo e il futuro di questa Regione deve convenire che solo un centrodestra unito può vincere. Spero che ascolti questo mio appello” .

Elezioni regionali Lazio 2018: Parisi chiede alleanza a Pirozzi

Non si arrestano i corteggiamenti al sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, da parte del centrodestra. Anzi. E ora, a parlare è proprio colui che è stato scelto dal triumvirato BerlusconiMeloniSalvini. “Io ho già unito contro il centrodestra a Milano” tenta di tranquillizzare Pirozzi, che nei giorni scorsi, quando i rumors volevano Parisi candidato del centrodestra nel Lazio prima dell’ufficializzazione, su Parisi stesso diceva “Non esistono candidati per tutte le stagioni. Nel Lazio non avrebbe il tempo di studiare i problemi”.

Ma il leader di EpI non si arrende, e stamani, a Radio Cusano Campus, continua: “Se offrirei a Sergio Pirozzi la vicepresidenza? Certo. Non c’è ombra di dubbio. Noi abbiamo bisogno della sua popolarità e della sua esperienza. Io ho sempre detto che sarebbe stato un ottimo candidato alla presidenza della Regione. Certo la precondizione è unire il centrodestra. Mi auguro che lui tenga a cuore le sorti di questa Regione e si unisca a noi. Se si potesse lavorare insieme sarebbe un’ottima soluzione per il Lazio e per tutti noi”.

Elezioni regionali Lazio 2018: Pirozzi lancia la sfida a Lombardi, Zingaretti e Parisi

Pirozzi, però, non molla. E, come spesso accade, la decisione del centrodestra di candidare Parisi va a beneficio della sua campagna elettorale, che può così vestirsi, con ragione, anche di toni da ‘vittimismo politico’: “Un patto contro di me. Ero di disturbo, volevo cambiare la Regione, non aiutare chi l’ha malgovernata o la vuole rigovernare”. E, a guisa pentastellata, il sindaco di Amatrice aggiunge: “Né con Lombardi né con ‘Zingarisi’”, quest’ultima crasi dei nomi del candidato del centrosinistra Zingaretti e del prescelto dal centrodestra.

“È unico candidato di centrodestra e centrosinistra” spiega Pirozzi. “Il potere nel Lazio è solo finalizzato a scambiarsi favori con i nemici e nomine negli ospedali, come si scambia Milano con Roma e posti in parlamento”. “Sergio” parlando di sé in terza persona “è felicemente solo con donne e uomini che vogliono cambiare le cose. Vedremo il 4 marzo chi è più solo”. E con tono minatorio conclude: “Anche alle politiche avremo delle belle sorprese”.

Intanto, dal suo profilo facebook, lancia “una sfida pubblica a Roberta Lombardi, Nicola Zingaretti e Stefano Parisi. Accetteranno secondo voi? #ToccaVince”. Ad ora, nessuna risposta.

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L'autore: Camilla Ferrandi

Nata nel 1989 a Grosseto. Laureata magistrale in Scienze della Politica e dei Processi Decisionali presso la Cesare Alfieri di Firenze e con un Master in Istituzioni Parlamentari per consulenti d'assemblea conseguito a La Sapienza. Appassionata di politica interna, collaboro con Termometro Politico dal 2016.
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