Elezioni regionali Lazio 2018: candidato centrodestra, Parisi ora è ufficiale

Pubblicato il 25 Gennaio 2018 alle 14:12 Autore: Camilla Ferrandi
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Elezioni regionali Lazio 2018: candidato centrodestra, Parisi ora è ufficiale

E’ ufficiale. A rivelarlo Il Messaggero. Stefano Parisi è il candidato della coalizione del centrodestra alla presidenza della Regione Lazio. Dopo un lungo tira e molla, e dopo due giornate di riunioni presso Arcore, è stata annunciata la sua candidatura per le regionali laziali 2018.

Perchè è stato scelto? “Allarga il consenso, va a pescare anche a sinistra e nei moderati delusi dal Pd” spiega Silvio Berlusconi. Rappresenta, dunque, quella “figura compromesso” così agognata dal centrodestra. A questo si aggiunge il fatto che, non appartenendo a nessuno dei partiti del centrodestra, tutti possono appoggiarlo senza risentimenti. Si evitano, così, rancori intestini in grado di ripercuotersi a livello nazionale.

Elezioni regionali 2018: Parisi candidato nel Lazio

Ma naturalmente, rassicura il centrodestra, Parisi ha molte altre peculiarità che hanno favorito la sua candidatura. E’ un romano capace che conosce il proprio territorio, continua a tranquillizzare Berlusconi cercando di aggirare le lamentele dei molti che puntualizzano la partecipazione di Parisi alle amministrative milanesi. Anzi, in quella competizione, nonostante la sconfitta, il leader di Energie per l’Italia ha dimostrato di “battersi molto bene”. Può dunque dare filo da torcere all’indomito Sergio Pirozzi che ha scelto la via del “correre da solo”.

A sciogliere il nodo della candidatura alla presidenza del Lazio per il centrodestra sarebbe stato anche il risultato di un’analisi quantitativa. Commissionato da Silvio Berlusconi, il report avrebbe rilevato che Parisi stacca di cinque punti percentuali le altre personalità messe su banco dal centrodestra come governatori laziali.

Elezioni regionali Lazio: gli altri protagonisti

Arrivare alla scelta della candidatura, però, non rende più agevole la strada del centrodestra nel Lazio. La sua campagna elettorale inizia in ritardo rispetto ai due principali sfidanti, il centrosinistra con Nicola Zingaretti e il M5S con Roberta Lombardi. E anche rispetto al “nemico” Pirozzi, il competitor temuto di Parisi da un punto di vista, per così dire, “ideologico”. Essendo molto vicini, in termini di posizione, sullo spettro politico, i due candidati tendono a catalizzare lo stesso tipo di elettorato: quello del centrodestra e di destra, per l’appunto.

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L'autore: Camilla Ferrandi

Nata nel 1989 a Grosseto. Laureata magistrale in Scienze della Politica e dei Processi Decisionali presso la Cesare Alfieri di Firenze e con un Master in Istituzioni Parlamentari per consulenti d'assemblea conseguito a La Sapienza. Appassionata di politica interna, collaboro con Termometro Politico dal 2016.
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