Elezioni regionali 2018: permessi retribuiti per scrutatori e presidenti

Pubblicato il 7 Febbraio 2018 alle 13:33 Autore: Camilla Ferrandi
elezioni regionali

Elezioni regionali 2018: permessi retribuiti per scrutatori e presidenti

Il Ministero dell’Interno e quello dell’Istruzione hanno disposto la chiusura delle scuole, elementari e medie, che ospiteranno i seggi elettorali. Le lezioni saranno sospese da venerdì 2 marzo a martedì 6 marzo compresi per il regolare svolgimento delle elezioni del 4 marzo; poi delle operazioni di scrutinio ad esse collegate. Alcune variazioni potranno essere apportate per le elezioni regionali nel Lazio e in Lombardia.

Come ogni elezione, nelle prossime settimane saranno selezionati presidenti, segretari, scrutinatori e rappresentanti di lista. Questi presiederanno le oltre 60mila sezioni distribuite lungo tutto il territorio italiano.

I lavoratori dipendenti, sia pubblici che privati, nominati per prestare servizio alle elezioni; avranno diritto ad assentarsi dal lavoro e a veder calcolate come normale attività lavorativa le giornate dedicate alle operazioni di voto e di scrutinio. Ciò significa, per esempio, che l’attività svolta presso il seggio è computata, come quella “normale”, all’accumulo dei contributi pensionistici obbligatori. Visto che l’assenza dei lavoratori selezionati per i seggi è considerata già lavorata e retribuita si cono notizie positive. Infatti il datore di lavoro non potrà richiedere o pretendere prestazioni aggiuntive. Questo per quanto riguarda le giornate delle operazioni di voto e di scrutinio.

Elezioni regionali 2018: permessi retribuiti per scrutatori e presidenti

Il decreto 66/2003 impone che il lavoratore goda di un effettivo riposo dopo sei giorni lavorativi. Oppure, in caso di settimana corta, dopo cinque giorni. La giornata impegnata nel seggio è considerata per intero (0-24). Dunque, se il lavoratore impegnato nelle operazioni di scrutinio lavora 5 giorni a settimana, il riposo compensativo che seguirà sarà di due giorni. Altrimenti, se lavora 6 giorni su sette, il riposo post-scrutinio sarà di un giorno.

Nel caso in cui le operazioni di scrutinio superassero la mezzanotte anche di un solo minuto, sforando a lunedì 5 marzo; i presidenti, segretari, scrutinatori e rappresentanti di lista avranno diritto ad una ulteriore giornata retribuita e al relativo recupero.

Infine si può usufruire del riposo compensativo anche in giorni differenti rispetto ai primi che seguono il periodo delle elezioni. In accordo con i propri datori di lavoro, è possibile programmare le date del riposo obbligatorie per legge.

PAGINA SPECIALE SULLE REGIONALI A QUESTO LINK

SEGUI TERMOMETRO POLITICO SU FACEBOOK E TWITTER

PER RIMANERE AGGIORNATO ISCRIVITI AL FORUM

L'autore: Camilla Ferrandi

Nata nel 1989 a Grosseto. Laureata magistrale in Scienze della Politica e dei Processi Decisionali presso la Cesare Alfieri di Firenze e con un Master in Istituzioni Parlamentari per consulenti d'assemblea conseguito a La Sapienza. Appassionata di politica interna, collaboro con Termometro Politico dal 2016.
Tutti gli articoli di Camilla Ferrandi →