Influenza 2018: sintomi dei 4 virus, infezioni ancora in corso

Pubblicato il 19 Febbraio 2018 alle 15:57 Autore: Daniele Sforza
Influenza settembre

Influenza 2018: sintomi dei 4 virus, infezioni ancora in corso.

Si va verso gli 8 milioni di contagiati a causa della influenza 2018. L’epidemia che ha messo in ginocchio una buona parte di italiani, con prevalenza di casi per bambini e anziani, sarebbe ancora in corso, nonostante il picco in diminuzione. Tuttavia l’epidemia potrebbe durare ancora alcune settimane, forse 1 mese stando alle ultime notizie a riguardo. La “colpa” sarebbe da additare al ceppo di virus influenzale supplementare rispetto ai tradizionali 3. In particolare due terzi delle infezioni sono state causate proprio dal quarto ceppo, ovvero dal B/Yamagata. Che è andato ad aggiungersi agli altri 3 ceppi, ovvero AH1N1, AH3N2 e B/Victoria.

Influenza 2018: epidemia durerà 1 altro mese?

In base alle rilevazioni degli esperti, l’epidemia influenzale potrebbe durare ancora qualche settimana più, forse 1 mese. Stando così le cose, la influenza 2018 andrebbe a terminare i suoi effetti tra inizio e metà marzo. Intanto sarebbero quasi 7 milioni gli italiani contagiati dal virus, ma alla fine della stagione potrebbero sfiorare le 8 milioni di unità.

In merito all’influenza di quest’anno, all’Adnkronos ha parlato Pierangelo Clerici, presidente dei Amcli e direttore dell’Unità Operativa di Microbiologia dell’Azienda socio sanitaria territoriale Ovest milanese. Anch’egli ha comunicato il possibile aumento di durata di questa epidemia. “I motivi dell’elevato impatto clinico e mediatico di questa stagione sono numerosi, ma l’elemento più rilevante è la circolazione imprevista di un ceppo aggiuntivo di influenza B rispetto alle precedenti stagioni”. Tuttavia Clerici ha anche affermato che i dati confermano la discesa della curva epidemica a inizio febbraio. “In questi giorni tutte le Regioni segnalano una riduzione dell’attività influenzale”. Inoltre, la maggiore diffusione dell’influenza potrebbe essere stata causata anche dalle “temperature più rigide nel periodo dicembre 2017-gennaio 2018 rispetto ai precedenti periodi invernali”.

Influenza 2018: oltre 100 vittime

Sono state in tutto 115 le vittime dell’influenza negli ultimi 6 mesi. Tra queste sono stati ben 11 i bambini con età inferiore a 14 anni. Il rapporto settimanale Flunews stilato dall’Istituto superiore di sanità ha stimato anche 588 casi di ricovero in terapia intensiva. Come riporta Clerici, gli effetti più gravi dell’influenza sono ricaduti sui soggetti che presentano già problemi respiratori o altre patologie croniche, come ad esempio il diabete.

I sintomi più comuni sono stati febbre di media o alta intensità, con temperature fino a 40 gradi. A ciò si aggiungono i tipici dolori influenzali, come disturbi alle ossa e ai muscoli, oltre alla stanchezza e al mal di testa. Non mancano poi sintomi supplementari più tradizionali, come raffreddore, tosse, mal di gola e difficoltà a respirare, vomito, nausea e problemi intestinali. Nei bambini piccoli invece i sintomi più frequenti sono stati quelli di inappetenza e irritabilità, ma a seconda delle fasce di età non sono mancati problemi di congiuntivite e bronchite, con febbre molto alta.

Influenza 2018: ultimo rapporto Influnet

L’ultimo rapporto Influnet ha raccolto i dati dal 5 all’11 febbraio. Nella sesta settimana dell’anno, si legge, il numero dei casi colpiti dall’epidemia continua a ridursi. Mentre il livello di incidenza è stabile a “media”. Parlando strettamente di numeri si è arrivati in generale a 8,8 casi per mille assistiti. La riduzione ha investito tutte le fasce d’età, in particolar modo su quelle pediatriche. Nei bambini under 5 si registrano 27,8 casi ogni mille assistiti, mentre tra i 5 e i 14 anni sono segnalati 13,8 casi per mille assistiti. Numeri bassi per giovani adulti (7,6) e anziani (3,6). Il numero totale dei malati ammonta a 6.744.000 casi.

SEGUI TERMOMETRO POLITICO SU FACEBOOK E TWITTER

PER RIMANERE AGGIORNATO ISCRIVITI AL FORUM

L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
Tutti gli articoli di Daniele Sforza →