NoiPa cedolino: aumenta la soglia del Bonus 80 Euro, come evitare il taglio

Pubblicato il 27 Febbraio 2018 alle 09:19 Autore: Daniele Sforza
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NoiPa cedolino: aumenta la soglia del Bonus 80 Euro, come evitare il taglio.

Chi ha superato la quota dei 26 mila euro annui, ha dovuto restituire il bonus Renzi. Da qui la trattenuta sull’ultimo cedolino rilasciato da NoiPa. Con la dicitura “80/667 Conguaglio Art. 1 DL 66/2014”. A cosa si riferisce esattamente questa riga? Proprio al bonus Renzi. Pertanto, chi l’anno passato ha percepito uno stipendio annuo superiore a 24.000 euro, ha dovuto restituire parzialmente o integralmente il bonus. Integralmente se lo stipendio è stato superiore a 26 mila euro. Con la nuova Legge di Bilancio, tuttavia, le soglie reddituali per avere diritto al bonus sono aumentate.

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NoiPa cedolino: bonus 80 euro, novità 2018

Fino a fine 2017, le soglie per avere diritto o meno al bonus Renzi da 80 euro erano le seguenti.

  • Stipendio fino a 24.000 euro lordi: bonus 80 euro ricevuto interamente;
  • Stipendio da 24.001 a 26.000 euro lordi: bonus 80 euro ricevuto parzialmente;
  • Oltre 26.000 euro: bonus 80 euro non spetta.

Negli ultimi 2 casi, dunque, il bonus Renzi andrà restituito completamente (se lo stipendio supera i 26 mila euro) o parzialmente (nella fascia da 24.001 a 26 mila euro).

Le soglie sopraccitate hanno subito una modifica introdotta con l’ultima Legge di Bilancio. La soglia reddituale annua lorda minima per percepire lo stipendio è salita così a 24.600 euro. Incremento di 600 euro anche sulla soglia massima. Quindi, i limiti reddituali per avere diritto al bonus Renzi, sono così cambiati.

  • Stipendio fino a 24.600 euro lordi: bonus 80 euro ricevuto interamente;
  • Stipendio da 24.601 a 26.600 euro lordi: bonus 80 euro ricevuto parzialmente;
  • Oltre 26.600 euro lordi: bonus 80 euro non spetta.

NoiPa, cedolino e conguaglio fiscale: come rinunciare al bonus 80 euro

Per non avere sorprese con il conguaglio fiscale del prossimo anno, prevedendo di superare quelle soglie reddituali che abbiamo scritto in precedenza, il lavoratore può anche rinunciare a percepire il bonus 80 euro. Il dipendente può così rinunciare alla prestazione usufruendo dell’apposita area Self Service messa a disposizione sul portale NoiPa e dedicata al bonus Irpef.

Nella sezione si legge infatti che accedendo al servizio sarà possibile:

  • Comunicare la rinuncia al beneficio;
  • Revocare la rinuncia comunicata in precedenza;
  • Consultare la lista delle variazioni effettuate utilizzando “Elenco Richieste”.

Il dipendente potrà così rinunciare al bonus Irpef qualora preveda di superare una retribuzione annua che valichi la soglia reddituale massima. Qualora la rinuncia non avvenga, il bonus sarà erogato automaticamente dal sistema, per poi rientrare nelle trattenute relative al prossimo conguaglio fiscale. Inoltre, NoiPa informa che “le eventuali somme già percepite saranno recuperate automaticamente in fase di conguaglio”. L’alternativa è quella di rivolgersi direttamente “al proprio ufficio responsabile del trattamento economico”.

Per accedere all’area Self Service, occorrerà avere l’identificativo PIN o usare la Carta Nazionale dei Servizi.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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