Pensioni ultime notizie: Quota 100 e 41, Lega e M5S vincono le elezioni

Pubblicato il 5 Marzo 2018 alle 11:57 Autore: Daniele Sforza
Pensioni ultime notizie: con M5S e Lega Quota 100 e Quota 41 al via

Pensioni ultime notizie: Quota 100 e 41, Lega e M5S vincono le elezioni.

Quasi un elettore su due ha votato Lega o Movimento 5 Stelle. Questo è il risultato più evidente di queste elezioni politiche 2018. E questo è anche un risultato che potrebbe avere conseguenze sul fronte previdenziale. Come ormai ben saprete, Lega e Movimento 5 Stelle sono stati sempre in prima fila nel proporre l’abolizione (graduale per i pentastellati) della riforma Fornero. E nel voler introdurre Quota 100 e Quota 41. La prima misura prevede l’accesso alla pensione con la somma tra età contributiva e anagrafica che deve per l’appunto arrivare a 100. La seconda, invece, consente a chi ha versato 41 anni di contributi di andare in pensione, indipendentemente dall’età anagrafica. Quindi, sul fronte pensioni ultime notizie riguardano proprio il futuro di queste due misure, che potrebbe diventare più concreto.

Pensioni ultime notizie: le elezioni fanno prendere Quota 100 e 41

Si è parlato spesso dell’ipotesi di un’alleanza tra Movimento 5 Stelle e Lega. Tuttavia risulta uno scenario di difficile realizzazione, almeno per il momento. L’impressione è che nessuno voglia fare da secondo. Da un lato Salvini ambisce alla poltrona di premier; dall’altro il Movimento 5 Stelle ha fatto capire che qualsiasi governo dovrà passare da loro, e alle loro condizioni. Lega e M5S sono però concordi su un punto: quello delle pensioni. Oltre al superamento (o abolizione?) della Legge Fornero, c’è anche la volontà comune di introdurre Quota 100 e Quota 41. Le dichiarazioni a riguardo degli esponenti delle due forze politiche sono state più o meno le stesse.

Basti pensare alle affermazioni di Pasquale Tridico, designato da Di Maio come Ministro del Lavoro e del Welfare in previsione di un ipotetico governo 5 Stelle. “Con la nostra riforma si potrà andare in pensione o con 41 anni di contributi versati, qualunque sia l’età; o quando la somma tra età contributiva e anagrafica è Quota 100”. Più o meno lo stesso concetto espresso da Salvini. “Dopo 41 anni di contributi versati, bisogna andare in pensione”. Affermazione ribadita al Sole 24 Ore circa 1 mese fa. “In pensione bisogna andare con 41 anni di contributi versati. E comunque non oltre quota 100”.

Ma sul fronte previdenziale terrà banco anche l’abolizione della riforma Fornero. Salvini è disposto a una cancellazione subitanea. Il Movimento 5 Stelle, prendendo posizione in merito, ha parlato di “superamento graduale”, con cancellazione totale prevista presumibilmente entro il 2023.

Tra i punti focali anche l’adeguamento dell’età pensionabile all’aspettativa di vita. A tal proposito, Tridico ha dichiarato di voler bloccare questo meccanismo per 5 anni.

Per ora si tratta solamente di ipotesi, visto che l’assenza di una maggioranza di governo porta comunque a un’ampia serie di scenari.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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