Europa League, Atlético Madrid – Lokomotiv Mosca: 3-0. Tutto facile per la rojiblanca

Pubblicato il 8 Marzo 2018 alle 22:01 Autore: Alessandro Faggiano
Atletico Madrid - Copa del Rey - Round of 16 - Camp d'Esports de Lleida - Diego Costa liga spagnola calciomercato Atlético Madrid - Lokomotiv Mosca

Europa League, Atlético Madrid – Lokomotiv Mosca: 3-0. Tutto facile per la rojiblanca. Il commento e l’analisi dell’incontro valevole per un posto nelle “big 8” di Europa League.

L’ Atlético Madrid compie egregiamente il ruolo assegnato alla gran favorita per la competizione. La rojiblanca schianta il Lokomotiv Mosca in un match molto bello, veloce, intenso. I russi arrivano a Madrid con una formazione a trazione offensiva e puntano sull’aggressività e l’estro di Eder e Manuel Fernandes. Il Cholo Simeone sceglie una alineación ben bilanciata, con un pacchetto arretrato maggiormente dedito alla copertura che alla spinta. Solo Filipe Luis, tra i quattro della prima linea, ha maggior attitudine offensiva.

Europa League, Atlético Madrid – Lokomotiv Mosca: le formazioni

ATLÉTICO MADRID (4-4-2). Werner; Juanfran, Giménez, Lucas Hernández, Filipe Luís; Correa, Thomas, Saúl, Koke; Diego Costa, Griezmann. A disposizione: Allenatore: Simeone.
LOKOMOTIV MOSCA (4-4-2). Guilherme; Ignatyev, Kverkvelia, Corluka, Rybus; Anton Miranchuk, Denisov, Pejcinovic, Manuel Fernandes; Éder, Aleksei Miranchuk. A disposizione: Kochenkov,, Mikhalik, Kolomeytsev, Tarasov, Rotenberg, Barinov, Lysov. Allenatore: Semin.

Europa League, Atlético Madrid – Lokomotiv Mosca: le chiavi del match

Simeone e Semin, rispettivamente allenatori di Atlético e Lokomotiv, schierano un undici ad alto potenziale offensivo. Smeone preferisce una difesa ordinata ma che si rivelerà decisiva nelle spinte sulle bande laterali. Ottima la prova da centrale di Lúcas, normalmente adoperato come terzino sinistro. Non si nota l’assenza dei due pilastri difensivi, Godín (centrale) e Oblak (portiere titolare inamovibile). Per influenza, Oblak viene tenuto a riposo e fa il suo debutto il giovanissimo Axel Werner.

Partendo dalla formazione ospite, Semin schiera un 4-4-2 con tanto talento ma poca concretezza. I due giocatori più pericolosi e, senza alcun dubbio, i più talentuosi, sono Fernandes (laterale sinistro) e il centravanti Eder. I due costruiscono e giocano di fino nel triangolo sinistro della trequarti biancorossa. Juanfran deve fare gli extra sulla fascia per poter contenere le discese di Eder. La linea difensiva del Lokomotiv sembra essere il vero punto debole. I due laterali, Rybus e Ignatyev, soffrono tantissimo. Quando l’ Atlético Madrid spinge, lo fa prevalentemente per le bande, dove galoppano un ringiovanito Juanfran e il funamoblico Filipe Luis. La possenza fisica di Diego Costa permette all’ Atlético di salire con una certa facilità e mantenere il baricentro alto. Bene ma non benissimo Antoine Griezmann, che non brilla come il suo solito. Tuttavia, tocca un gran numero di palloni e smista con sapienza. Se Griezmann fa da collante, è Ángel Correa a fluidificare e creare maggior apprensione nella retroguardia dei rossoverdi. La scarsa prestazione degli esterni permette a Correa di sbizzarrirsi e fare il bello e il cattivo tempo sulla sua fascia di competenza.

Atlético Madrid – Lokomotiv Mosca: top e flop

Per la formazione di casa, ottima prestazione della linea difensiva, che neutralizza quasi ogni tentativo del Lokomotiv con facilità disarmante. Su tutti, si segnala Juanfran, autore di una prestazione eccellente sia in fase difensiva che di spinta. L’eurogol di Saúl vale, al numero 8, la promozione a pieni voti. Molto bene anche Diego Costa (autore del gol del raddoppio) e il vulcanico Correa. Difficile trovare un giocatore sottotono nell’ Atlético di oggi. Torres e Gameiro incidono poco ma non hanno il tempo di ambientarsi e

Per il Lokomotiv Mosca, volitivi Fernandes ed Eder. Bene anche il numero 84, Lysov, entrato nella ripresa. Male Guilherme. Il portiere ha una parte di responsabilità su tutti e tre i gol dell’ Atlético Madrid. I peggiori in campo, però sono i terzini. In particolare, Rybus ha vissuto un autentico incubo grazie alle doti di Correa.

Atlético Madrid – Lokomotiv Mosca: la forza della revancha

Il ritmo di gioco si mantiene molto alto per tutta la partita: una vera e propria rarità per l’Atlético, abituato ad anestetizzare il gioco dopo il gol del vantaggio. La ferita del Camp Nou, però, sembra aver fatto vedere rosso alla squadra di Simeone, che scende in campo con grande cattiveria. Una revancha (=vendetta, rivalsa) che si compie pienamente contr il malcapitato Lokomotiv, avversario duro ma incapace di reggere la pressione dei padroni di casa. I biancorossi sono riusciti ad andare a tiro in 12 occasioni, pur centrando lo specchio in solo 5 occasioni. Da qui si evince il l’istinto killer che sta ispirando la rojiblanca dall’arrivo di Diego Costa.

Diretta Milan-Arsenal: streaming e risultato finale (0-2)

Solo il Real è riuscito a fare 3 gol all’ Atlético nelle ultime competizioni europee

L’ Atlético Madrid vince il match con un risultato che sembra mettere in ghiacciaia la qualificazione. Il Lokomotiv Mosca deve compiere un autentico miracolo in patria, per poter staccare il ticket che porta ai quarti di finale. L’ultima squadra che ha marcato 3 reti senza subirne nessuna è stato il Real Madrid, nella semifinale d’andata di Champions della scorsa stagione. In quell’occasione, Ronaldo salì in cattedra e piegò le resistenze dei colchoneros.

Europa League, Atlético Madrid – Lokomotiv Mosca: il tabellino

GOL: Saúl Ñíguez (22′), Diego Costa (47′), Jorge Resurreción Koke (90′)

AMMONIZIONI: ATM: Saúl (84′). LOK: Miranchuk (34′)

ARBITRO: Kehlet.

SOSTITUZIONI: ATM: 67′, Griezmann (OUT), Vitolo (IN); 74′ Costa (OUT), Gameiro (IN); 74′ Correa (OUT), Torres (IN) ; LOK: 53′, Ignatjev (OUT) Lysov (IN); 71′, Myranchuk (OUT), Kolomeytsev (IN);

SPETTATORI: 45.000 circa

Europa League, Atlético Madrid – Lokomotiv Mosca: i commenti post-partita di Semin e Simeone

Semin è il primo a presentarsi in sala stampa. Alla domanda su quante possibilità abbia il Lokomotiv Mosca e sulle ragioni della sconfitta, Semin assicura che dipenda dalla qualità dell’avversario, e che i gol siano arrivati su break della formazione di casa. Semin vuole mantenere alta la concentrazione e difende Guillermo, responsabile del primo gol della squadra di casa. Un giornalista poco tenero, chiede all’allenatore del Lokomotiv se abbia provato vergogna per la prestazione. Accusa respinta al mittente da Semin, che considera di buon livello la prestazione del Lokomotiv. Semplicemente, “l’Atlético Madrid è stato superiore”.

Dopo il mister della formazione ospite, tocca al Cholo Simeone. In primis, ha espresso parole di animo per Oblak, oggi assente. Crede che l’eliminatoria non sia ancora chiusa e che ci sarà da lavorare. Tuttavia, Simeone è sicuro che la partita di oggi sia stata dominata dall’ Atlético, e che sia stato superiore in ogni momento. In particolare, mette in risalto l’intensità e la cattiveria del secondo tempo.

La domanda più interessante riguarda il secondo portiere, oggi al suo esordio da titolare in Europa League, Axel Werner. L’opportunità concessa dal Cholo, stando alle sue parole, si deve non solo al buon lavoro fatto in allenamento, ma anche alla sua abnegazione e dedizione alla maglia. “Anche nelle partite in cui non è stato convocato, ha seguito la sua squadra in trasferta, come un tifoso. In occasione del match con il Valencia ha seguito la squadra in trasferta da solo, arrivando in treno. Questi dettagli sono importanti”. Nel complesso, Simeone si è dimostrato decisamente soddisfatto della prestazione dei suoi.

SEGUI IL TERMOMETRO SPORTIVO ANCHE SU FACEBOOK, TWITTER E TELEGRAM

SEGUI TERMOMETRO POLITICO SU FACEBOOK E TWITTER

PER RIMANERE AGGIORNATO ISCRIVITI AL FORUM

 

 

L'autore: Alessandro Faggiano

Caporedattore di Termometro Sportivo e Termometro Quotidiano. Analista politico e politologo. Laureato in Relazioni Internazionali presso l'Università degli studi di Salerno e con un master in analisi politica conseguito presso l'Universidad Complutense de Madrid (UCM).
Tutti gli articoli di Alessandro Faggiano →