Elezioni politiche 2018: Di Maio premier, ma Salvini leader. Parla Razzi

Pubblicato il 14 Marzo 2018 alle 21:14 Autore: Giuseppe Spadaro
Elezioni politiche 20180 Di Maio premier ma Salvini leader Parla Razzi

Elezioni politiche 2018: Di Maio premier, ma Salvini leader. Parla Razzi

Antonio Razzi, già senatore della Repubblica, spiega il suo punto di vista sulle elezioni politiche 2018. Racconta della sua mancata candidatura in occasione della recente tornata elettorale e se la prende direttamente con il coordinatore regionale di Forza Italia in Abruzzo reo di aver perso 80 mila voti con Forza Italai. Secondo lui il Presidente della Repubblica dovrebbe affidare l’incarico a Di Maio. Allo stesso tempo riconosce la vittoria del centrodestra ed il successo di Salvini a capo della coalizione che ha preso più voti e quindi naturale leader politico.

Elezioni politiche, il rapporto con Berlusconi

L’ex senatore Razzi racconta di essere dispiaciuto della mancanza di attenzione negli ultimi tempi da parte di Berlusconi. Proprio colui che lo aveva accolto ‘nella sua grande famiglia‘. Per la prima volta da quando ci conosciamo – racconta Razzi – non l’ho sentito in occasione del mio compleanno. Il 22 febbraio l’ho invitato al mio compleanno ma ‘non mi ha neanche chiamato per gli auguri’. L’esponente politico riferisce di averlo cercato molte volte senza mai riuscire a mettersi in contatto con lui.

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Elezioni politiche, le mosse azzeccate di Salvini e del M5S

Razzi cita alcune mosse che ha trovato vincenti da parte di coloro che hanno vinto le elezioni. Alla vittoria di Salvini, secondo Razzi, ha contribuito il fatto di aver tolto la parola nord dal simbolo della Lega e quindi la capacità di attirare consenso al sud. Del Movimento 5 Stelle ha trovato particolarmente azzeccata la decisione di presentare prima del voto la squadra di governo. Infatti Razzi ritiene che l’elettorato abbia voluto premiare la competenza dei futuri esponenti di governo.

Elezioni politiche, da Salvini a Kim Jong-un

Antonio Razzi si esprime su Salvini che definisce in ‘gamba’ e ricorda di averlo conosciuto durante la missione in Corea. E parlando di Corea si spinge a commentare l’annuncio del possibile incontro tra il presidente degli Usa e il leader nordcoreano Kim Jong-un. Per giunta con la possibilità che l’incontro si tenga nella ‘mia Svizzera’. Infine rivendica quella che è da sempre la sua posizione nei fatti  di politica estera. ‘Ho sempre sostenuto che Kim è buono..l’ho guardato negli occhi e mi sono detto che non è un tipo cattivo’. Razzi conclude il suo ragionamento con una previsione fiduciosa ‘porterà la pace in tutta l’Asia’.

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L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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