Poste Italiane: rapina e sequestro impiegati, rubati 50 mila euro a Catania

Pubblicato il 16 Marzo 2018 alle 12:39 Autore: Daniele Sforza
Poste Italiane: rapina e sequestro impiegati

Poste Italiane: rapina e sequestro impiegati, rubati 50 mila euro a Catania.

Mattinata da incubo nell’ufficio di Poste Italiane di Aci Sant’Antonio, comune della città metropolitana di Catania. Ieri mattina, verso le ore 9.30, due rapinatori armati sono entrati nell’ufficio postale tramite un buco creato nella parete contigua. L’ufficio era ovviamente in piena operatività, con 6 dipendenti dentro. Uno dei quali è stato sequestrato nello sgabuzzino del locale durante tutta la rapina. I malviventi hanno seminato il panico, portandosi via un bottino da 50 mila euro.

Ma dalle ultime notizie emerge un altro fattore inquietante. Il buco dal quale sono penetrati i criminali era stato creato dieci giorni prima. Sul fatto è intervenuta con rabbia la Cisl, che aveva già sollecitato a suo tempo la riparazione del danno. Riparazione che non è avvenuta e che di fatto ha permesso ai rapinatori di commettere il crimine.

Poste Italiane: 50 mila euro rubati a Catania, la rabbia della Cisl

È stata la stessa Cisl a comunicare l’episodio e quanto avvenuto. “Il buco era stato fatto 10 giorni fa”. In un primo momento l’allarme era stato attivato a causa di questo e i rapinatori si erano dati alla fuga. Alla luce di quanto avvenuto, il sindacato aveva “sollecitato l’immediata riparazione per mettere subito in protezione i lavoratori”, attraverso una lettera “riservata agli organi aziendali preposti”. Come riporta LaSicilia.it, il segretario di Slp-Cisl di Catania, Salvo Di Grazia, ha affermato che “la missiva è rimasta inascoltata”. Questo ha portato “ad assistere all’annunciata ed ennesima violenza che i lavoratori sono stati costretti a subire; per colpa di un’azienda che abbandona con ripugnante cinismo le persone, i propri dipendenti”.

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Di Grazia ha puntato il dito contro l’azienda, rea di disinteressarsi dei dipendenti; ritenuti “le vittime sacrificali di una politica economica aziendale incentrata tutta verso il taglio delle risorse, specie in tema di sicurezza nei luoghi di lavoro”. Come riporta MeridioNews, Di Grazia ha puntualizzato il concetto della sicurezza. “I dipendenti sono sportellisti, non guardie giurate. Dopo gli ultimi cambiamenti, invece, sono sempre più esposti al pericolo, così come gli stessi direttori. Il compito di predisporre al sicurezza spetterebbe agli organi superiori”.

Tornando alla cronaca, i due malviventi sono riusciti a fuggire dall’ufficio postale portandosi via un bottino di 50 mila euro e facendo perdere le proprie tracce.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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