Elezioni regionali 2018: Lega insiste per Fedriga candidato

Pubblicato il 20 Marzo 2018 alle 18:31 Autore: Camilla Ferrandi
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Elezioni regionali 2018: Lega insiste per Fedriga candidato

Come detto ieri, Renzo Tondo è stato designato candidato del centrodestra alla presidenza del Friuli Venezia Giulia per le elezioni regionali del 29 aprile.

Tutti d’accordo? Meno che mai. La Lega è in subbuglio. E soprattutto la base, dai militanti ai semplici elettori. Perché, come sottolineano in molti, la candidatura dell’azzurro Tondo non rende giustizia all’esito delle politiche del 4 marzo. In Friuli, difatti, la Lega è risultata primo partito con il 25,8% dei consensi. Pertanto, rabbia, delusione, tradimento sono i principali sentimenti manifestati dalla base, soprattutto sui social. Puntano il dito: “la giunta Tondo non ha fatto nulla”, “venduti a Berlusconi”, “scelta suicida”. Minacciano: “non lo sosterrò”, “piuttosto i grillini o sto a casa”. E invocano: “Vogliamo Fedriga”.

A reagire così, non solo gli elettori. Dissonanti anche le voci della dirigenza leghista. “Su di lui non c’è stata la disponibilità da parte di Forza Italia. Il passo indietro, doloroso, è l’ennesima sua prova di responsabilità. Ora lavoreremo per riconquistare la regione con uno strepitoso risultato per la Lega” dice Pierpaolo Roberti, vicesindaco di Trieste. “Il voto è un valore e il FVG ha detto cosa vuole. È una scelta che non condivido. Il miglior candidato è senza dubbio Fedriga e si doveva scegliere il meglio. Purtroppo però Forza Italia non ha accettato. Ora però cari amici ricordiamoci che i danni in questa regione sono stati fatti dal duo Serracchiani-Bolzonello” dichiara il sindaco di MonfalconeAnna Cisint. E ancora: “Alle elezioni regionali FVG votiamo in massa LEGA! Privarsi degli attributi per fare dispetto alla moglie, non è la soluzione” scrive il senatore friulano Mario Pittoni.

Elezioni regionali 2018: Lega insiste per Fedriga candidato

E Salvini? Ieri, in visita a Udine, il segretario della Lega non ha chiarito le proprie intenzioni, né, tanto meno, possibili azioni future in merito alle regionali del Friuli Venezia Giulia. Si è limitato a dire, a quanti continuavano ad invocare il nome di Fedriga: “Gioco in squadra. ma quando gioco in squadra mi piace vincere. Non prometto quello che non ho in tasca, ma prometto impegno”.

Nel frattempo, stamani Forza Italia Fvg ha ricevuto da Roma la modulistica con il nome e il simbolo di Renzo Tondo per avviare la raccolta delle firme necessarie per il deposito delle liste. Ma subito il vicesegretario del Carroccio, Giancarlo Giorgetti, frena il nuovo strappo dei forzisti precisando alla stampa: “Per il Friuli Venezia Giulia non è chiuso niente”.

Vedremo nei prossimi giorni lo sviluppo della vicenda. Certo è che il leader leghista è stretto in una morsa: da una parte la base e i dirigenti del proprio partito, dall’altra gli accordi elettorali alla base della coalizione del centrodestra. Niente di apocalittico, in realtà. Si tratta semplicemente di politica. Ma è la prima vera volta che la Lega si trova ad affrontare un problema del genere. E’ quello che succede ai partiti che si istituzzionalizzano a pieno e incassano numerosi consensi lungo tutto lo stivale. Del resto, già si vedono i risultati: Salvini temporeggia, non dà risposte e mantiene toni pacati. Atteggiamenti che, fino ad oggi, non gli si potevano di certo imputare.

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L'autore: Camilla Ferrandi

Nata nel 1989 a Grosseto. Laureata magistrale in Scienze della Politica e dei Processi Decisionali presso la Cesare Alfieri di Firenze e con un Master in Istituzioni Parlamentari per consulenti d'assemblea conseguito a La Sapienza. Appassionata di politica interna, collaboro con Termometro Politico dal 2016.
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