Elezioni Egitto 2018: Al Sisi ha vinto con il 90%

Pubblicato il 30 Marzo 2018 alle 18:12 Autore: Giuseppe Spadaro
Elezioni Egitto 2018 Al Sisi ha vinto con il 90%

Elezioni Egitto 2018: Al Sisi ha vinto con il 90%

Elezioni Egitto 2018 vinte dal Presidente in carica Al Sisi. Di fatto è una specie di plebiscito per Al Sisi. Stando ai numeri diffusi dai media locali, Al Sisi si sarebbe affermato con percentuali che superano il 90%. Battendo il suo rivale Moussa Mustafa Moussa. Da segnalare una affluenza minore rispetto alle precedenti elezioni del 2014, quest’anno sarebbe di poco sopra il 40%. Il Presidente Al Sisi ha raccolto più di venti milioni di voti. La minore affluenza al voto è stata, presumibilmente, determinata dall’invito di molti oppositori a boicottare le urne. Come protesta alle limitazioni imposte dal governo durante la campagna elettorale e non solo.

Elezioni Egitto 2018, dubbi su regolarità del voto

Nel 2014, alle precedenti elezioni, Al Sisi aveva raccolto il 97% dei voti con una affluenza pari quasi al 50%. Abdul Fattah al Sisi è stato uno dei principali protagonisti della rivolta militare contro il presidente eletto nel 2013 Mohamed Morsi. Il regime di Al Sisi ha arrestato moltissimi oppositori e messo fuori legge molti movimenti e forze politiche contrarie al suo governo. Dopo le elezioni del 2014 e l’insediamento alla presidenza, molti membri dell’organizzazione islamista e molti oppositori sono finiti in carcere. Nell’ultimo anno sono stati bloccati centinaia di siti web. I risultati finali delle elezioni saranno comunicati lunedì. Il voto è stato preceduto da discussioni accese sulla legittimità delle elezioni e sulla regolarità del suo svolgimento.

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Elezioni Egitto 2018, opposizioni ‘Elezioni farsa’

Le opposizioni hanno parlato di ‘elezioni farsa’ invitando, come detto, al boicottaggio. Nonostante l’assenza di rivali in grado di impensierire il Presidente in carica dell’Egitto le autorità locali avrebbero elargito cibo, denaro agli elettori con l’obiettivo di accrescere il dato sull’affluenza. Tutti elementi che non lasciano spazio a speranza per un maggior grado di democrazia nel corso del prossimo mandato. A tal proposito può essere utile ricordare che nel 2013, all’epoca della sua ascesa al potere l’attuale presidente era a capo delle Forze Armate.

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L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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