Bonus babysitter 2018: importo e requisiti, come fare domanda

Pubblicato il 3 Aprile 2018 alle 16:06 Autore: Daniele Sforza
Bonus baby sitter

Bonus babysitter 2018: importo e requisiti, come fare domanda.

Con il messaggio n. 1428/2018 l’Inps ha chiarito nel dettaglio alcuni aspetti relativi al bonus babysitter 2018. Nella comunicazione sono elencate le principali informazioni utili su importo, requisiti e domanda di presentazione. Introdotto in regime sperimentale per il triennio 2013-2015, il bonus consentiva alla madre lavoratrice di erogare un voucher per i servizi di babysitting. Dal 2016, il beneficio è stato riconosciuto alle lavoratrici dipendenti e alle lavoratrici iscritte alla Gestione Separata; nonché alle lavoratrici autonome. La misura è stata prorogata per il biennio 2017-2018. Da inizio 2018, tuttavia, il nome del bonus babysitter è stato modificato in Contributo per l’acquisto di servizi baby-sitting. L’erogazione avviene in base alle disposizioni previste per il Libretto Famiglia. L’Istituto precisa che i voucher acquisiti in via telematica entro il 31 dicembre 2017 saranno validi fino al 31 dicembre 2018.

Bonus babysitter 2018: requisiti

Chi ha diritto al bonus babysitter 2018? Nel messaggio sopra riportato l’Inps ha elencato le categorie ammesse al beneficio. A queste appartengono i seguenti soggetti.

  • Lavoratrici dipendenti di amministrazioni pubbliche o privati datori di lavoro;
  • Le lavoratrici iscritte alla Gestione Separata. A condizione che quando presentano la domanda si trovino negli 11 mesi successivi alla conclusione del periodo di indennità di maternità. E non abbiano ancora fruito di tutto il periodo di congedo parentale.
  • Lavoratrici autonome/Imprenditrici. A condizione che abbiano concluso il periodo di fruizione dell’indennità di maternità. E che non sia passato 1 anno dalla nascita (adozione del minore. E che, come sopra, non abbiano fruito di tutto il periodo di congedo parentale.

Chi non è ammesso al bonus babysitter 2018? L’Inps elenca le seguenti categorie di lavoratrici.

  • Che non hanno diritto al congedo parentale;
  • In fase di gestazione;
  • In congedo di maternità;
  • Esentate dal pagamento della rete pubblica dei servizi per l’infanzia o dei servizi privati convenzionati;
  • Che sfruttano i benefici riferenti al Fondo per le Politiche relative ai diritti e alle pari opportunità.

Bonus babysitter 2018: importo e durata

Il contributo sarà utile per affrontare le spese della rete pubblica dei servizi per l’infanzia o servizi privati accreditati; oppure per l’acquisto di servizi di babysitting, che sarà erogato a partire dal 2018 in base alle modalità previste per il Libretto Famiglia.

Complessivamente l’importo ammonta a 600 euro al mese. Mentre la durata prevista è di massimo 6 mesi; la tempistica si dimezza per le lavoratrici autonome (3 mesi). Per quanto riguarda la durata, l’importo è “divisibile solo per frazioni mensili intere”. Il bonus sarà l’alternativa al congedo parentale, di cui verrà fatta rinuncia dalla lavoratrice stessa. L’Istituto chiarisce che “per frazione mensile intera si intende un mese continuativo di congedo”. Inoltre,

Ai fini del calcolo del periodo di congedo parentale, le frazioni di mese si sommano tra di loro fino a raggiungere il numero di trenta giorni; da considerarsi equivalenti a un mese; mentre i mesi interi si computano come tali, qualunque sia il numero delle giornate di cui sono formati.

Un’ultima precisazione riguarda le lavoratrici part-time. Per loro il beneficio sarà riproporzionato in base alla ridotta entità della prestazione lavorativa.

Bonus babysitter 2018: come viene erogato

Da una parte il contributo per fruire la rete pubblica dei servizi per l’infanzia o servizi privati accreditati. In questo caso il beneficio sarà erogato direttamente presso la struttura scolastica scelta dalla madre. Dall’altra il contributo che serve a pagare i servizi di baby-sitting. Che come abbiamo già detto sarà erogato tramite il Libretto Famiglia.

Le madri dovranno procedere all’acquisizione telematica del contributo per l’acquisto dei servizi di baby-sitting, erogato tramite Libretto Famiglia, entro e non oltre 120 giorni dalla comunicazione di accoglimento della domanda ricevuta tramite i seguente canali telematici. Indirizzo posta elettronica certificata indicato in domanda; oppure pubblicazione del provvedimento nella stessa procedura telematica alla quale si è acceduto per la presentazione della domanda.

L’Inps precisa che il superamento di tali termini comporterà la rinuncia automatica al beneficio. Le madri dovranno essere iscritte al servizio Prestazioni Occasionali, registrandosi presso la pagina dedicata sul portale dell’Inps.

Bonus babysitter 2018: domanda di presentazione

Possono presentare domanda per il bonus babysitter 2018 tutte le madri in possesso dei requisiti sopraccitati. La lavoratrice dovrà verificare i propri dati anagrafici e di residenza/domicilio. Nonché indicare il numero di cellulare e l’indirizzo di Posta Elettronica Certificata. Quindi sarà necessario inserire i dati richiesti relativi al padre del minore e al minore stesso. Sarà poi richiesto di annotare la data dell’ultimo giorno del congedo di maternità relativo al minore; scegliere il beneficio per cui si fa richiesta e il periodo di fruizione. Infine, bisognerà confermare o inserire i dati relativi al dato di lavoro e dichiarare di aver presentato la dichiarazione Isee.

Bonus bebè 2018: importo resta 80 euro per 12 mesi, circolare Inps.

La domanda potrà essere presentata in via telematica, accedendo al servizio tramite Pin Dispositivo, Carta Nazionale dei Servizi o SPID. La domanda potrà essere effettuata anche da intermediari abilitati, Caf e Contact Center.

In conclusione, la domanda può essere salvata e inviata in un secondo momento. In questo caso, la domanda potrà essere modificata fino al momento dell’invio.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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