Interviste social: una chiacchierata con il creatore di RT Poop

Pubblicato il 8 Aprile 2018 alle 11:49 Autore: Alessandro Faggiano
RT Poop Interviste social speciale social network

Interviste social: una chiacchierata con il creatore di RT Poop

Ai primi di gennaio è stato pubblicato su YouTube quello che potrebbe vincere, a mani basse, il premio di “video dell’anno”: parliamo di Poop Squad 2. Se siete tra i pochi che ancora non avete visto questo video di 8 minuti – che probabilmente manderete in loop, dopo averlo visto per la prima volta – lo trovate qui.

POOP SQUAD 2: AGE OF TRUMP

La mente che ha partorito questo piccolo capolavoro – e tante altre “poop” di qualità – è Raffaele, un ragazzo di 25 anni del napoletano, amante della cinematografia e con già alcune esperienze alle spalle. L’intervista social della settimana è per lui.

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Interviste social: una chiacchierata con RT Poop

Ciao Raffaele. In primis, complimenti per il tuo lavoro. Molti utenti dicono che da quando ci sei tu, le “poop” sono arrivate ad un altro livello. Da dov’è partita l’idea di fare poop?

Ciao! Ti ringrazio per le tue parole. Ricevere complimenti sul proprio lavoro è sempre motivo di orgoglio. Sono contento che il pubblico apprezzi la qualità dei miei video. Non è scontato che succeda. Molte volte non si ha la percezione della quantità di sforzo profuso nel realizzare opere del genere.

L’idea di fare poop parte dalla volontà di creare qualcosa che possa intrattenere grandi fette di pubblico, far ridere, far stare bene. E’ un obiettivo semplice ma al tempo stesso davvero complesso da raggiungere. Le poop offrono questa possibilità. E finora è andata piuttosto bene!

RT Poop: “nel campo del videomaking, fondamentale l’approccio pratico”

Come e quanto tempo hai impiegato per arrivare a questo livello?

Pratica, da anni. Bisogna fare, fare e non smettere mai di fare. Credo che mai come nel campo del videomaking sia fondamentale l’approccio pratico, coadiuvato da un costante sguardo a quanto viene prodotto da “colleghi” e altri creativi in generale. Soprattutto per quanto concerne il montaggio video, elemento fondamentale dello stile delle mie poop. Devi guardare, osservare, attingere il più possibile e poi riversare tutto nel tuo modo di creare. E’ come per la danza. Per imparare a danzare…devi danzare. Montare è così.

Quindi alle spalle di uno dei miei video di pochi minuti apparentemente semplice e senza pretese c’è un enorme percorso di crescita ed esperienza.

Monto video da quando avevo tredici anni. Ora ne ho quasi ventisei. Insomma, a qualcosa è servito!

Ti sono arrivate delle proposte di collaborazione da altri YouTuber o offerte di lavoro, dopo il grande successo di Poop Squad 2? (abbiamo visto un’intervista del gran divulgatore Alberto Angela a Martina Dell’Ombra)

Sì, svariate. E’ stato un formidabile biglietto da visita. Il video realizzato per Martina Dell’Ombra è stato un piacevole extra alla mia produzione regolare di video. E altri progetti sono in fase di sviluppo.

Possiamo definirlo un mondo a parte, quello di RT? Dopo Poop Squad 2, sembra che ti sia spinto verso una maggior relazione tra i personaggi (nell’ultimo video vediamo le ragioni dell’arrabbiatura di Genny Savastano nei confronti di nonno Libero/Lino Banfi).

Mi piace considerarlo un mondo a parte, sì. Sono contento di aver creato questa sorta di realtà narrativa alternativa, dove personaggi conosciuti dal grande pubblico vivono storie e avventure tutte nuove. E’ stato un sogno fin dall’inizio. Dopo i primi video sui singoli personaggi ho pensato sarebbe stato epico farli incrociare tutti, sulla falsa riga degli Avengers dell’Universo Cinematografico Marvel. Così facendo ho parodiato anche quella tipologia di film, e sembra aver funzionato alla grande.

Il tuo canale YouTube ha già raggiunto i 70.000 utenti. Per te rimane un hobby o la consideri un’opportunità lavorativa?

Indubbiamente l’opportunità lavorativa c’è. YouTube può diventare un’ottima vetrina per mettersi in mostra, com’è accaduto a moltissimi creatori di contenuti prima di me. Ma il fine ultimo del canale è sempre quello di far divertire innanzitutto me, ed è per questo che lo considero principalmente un hobby, nonostante mi stia facendo guadagnare. E’ imperativo per far funzionare il tutto. Devo appassionarmi, rallegrarmi ed emozionarmi con quello che creo. E’ la conditio sine qua non dell’esistenza di RT poop.

Qual è il personaggio della Poop Squad a cui sei più affezionato? Ci puoi dire un indizio sulle new entry in ottica di Poop Squad 3?

E’ una domanda davvero difficile. Alberto Angela è stato il primo personaggio con il quale ho iniziato a fare video, nonché fonte di ispirazione per iniziare il tutto. Don Matteo anche ha un posto speciale nel mio cuore. Ma se proprio devo dire un solo nome, scelgo nonno Libero. E’ sempre straordinario piazzarlo in una qualsiasi situazione, ha una capacità comica innata che puntualmente funziona. E’ il mio Jolly.

Per quanto riguarda Poop Squad 3 posso dirti che due new entry di peso arriveranno dal mondo del Signore degli Anelli e da quello di Star Wars, mondi che ho amato smisuratamente.

RT Poop: “in Poop Squad 3, anche il Signore degli Anelli e Star Wars”

Oltre a Poop Squad 2, qual è stato il video che ti ha fatto sperare – più di altri – in una grande ripercussione?

Non ho sperato in una grande ripercussione di qualsiasi altro video dopo Poop Squad 2. Sono consapevole della portata unica dell’evento, quindi non mi creo aspettative per lavori futuri. L’unica aspettativa che mi creerò, inevitabilmente, sarà per Poop Squad 3. Dovrà fronteggiare il successo del 2 e fare di meglio. Quella sì che sarà una grande sfida e una grande speranza!

Oltre alle poop, hai altri progetti in cantiere che vorresti far partire nel giro di qualche tempo?

Mi interessa l’idea di variare format e tipologia di contenuto da offrire ai miei iscritti, fermo restando però che qui si parla di un canale youtube d’intrattenimento e di comicità, quindi non potrò distaccarmi troppo da questo principio. Probabilmente sperimenterò più “con me stesso”.  In qualche video sono comparso come attore al fianco di Don Matteo, e la cosa ha funzionato abbastanza bene. Poi chissà, nel prossimo futuro potrebbero venir fuori altre idee. Come accennavo prima, fare e continuare a fare è il metodo migliore per avere risposte.

Adesso che hai un certo numero di followers, hai avuto problemi con il materiale soggetto a copyright?

Per fortuna no. A volte capita che il materiale soggetto a copyright di case cinematografiche internazionali venga riconosciuto su YouTube, ma in quel caso il video viene semplicemente monetizzato da chi di diritto, restando perfettamente visibile sul canale.

Mentana intervista tutti

Hai realizzato anche altri video? Sei interessato a perseguire un progetto nel campo della cinematografia?

Sì. Ho alle mie spalle diversi cortometraggi e anche qualche lungometraggio, realizzati in qualità di sceneggiatore, attore e regista. Devi sapere che il mio unico vero progetto, da sempre, è quello di raccontare storie. Che sia attraverso un cortometraggio o attraverso una poop. Il comune denominatore di tutto questo è sempre stato il voler trasmettere qualcosa a qualcuno. Anni fa ero molto più concentrato sul dramma, sulle emozioni potenti che possono arrivare fin dentro l’anima. Sai, roba pesante. Ma è con RT poop che ho compreso che non esiste nulla di più bello in questa vita che regalare sorrisi ad altre persone, soprattutto quando puoi farlo per migliaia e migliaia di sconosciuti. E il bello è che nel momento in cui ci riesci, nel momento in cui doni loro quell’istante di sorriso e di gioia e di allegria, è un po’ come se li conoscessi. Anche solo per quell’attimo, è come se si fosse un’unica grande famiglia, che ride perché nonno Libero sta urlando contro Trump o perché si può davvero credere che Alberto Angela, Jon Snow, Mentana, Don Matteo siano tutti nella stessa stanza.

Non ho idea di quali progetti possano arrivare in futuro. Ma mi piace pensare che avranno senso perché continuerò ancora a regalare un’emozione a qualcuno.

Si ringrazia Raffaele per la disponibilità. Puoi seguire RT Poop su Facebook, Youtube  e Instagram

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L'autore: Alessandro Faggiano

Caporedattore di Termometro Sportivo e Termometro Quotidiano. Analista politico e politologo. Laureato in Relazioni Internazionali presso l'Università degli studi di Salerno e con un master in analisi politica conseguito presso l'Universidad Complutense de Madrid (UCM).
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