Pensioni ultime notizie: abolizione Riforma Fornero, Boeri ancora contro

Pubblicato il 16 Aprile 2018 alle 10:50 Autore: Daniele Sforza
Pensioni ultime notizie: Boeri contrario ad abolizione riforma Fornero

Pensioni ultime notizie: abolizione Riforma Fornero, Boeri ancora contro.

Sulle pensioni le ultime notizie di oggi riportano le dichiarazioni rilasciate da Tito Boeri su uno dei temi più discussi negli ultimi mesi. Ovviamente stiamo parlando della proposta di abolizione della riforma Fornero. Ospite alla trasmissione In Mezz’Ora in più andata in onda nella giornata di ieri, il presidente dell’Inps ha ribadito la sua contrarierà su tale ipotesi. Focalizzando l’attenzione sui costi della misura. “Costerebbe subito 11 miliardi, e poi salirebbe a 15”. Portando peraltro il debito pensionistico a “85 miliardi, un costo difficilmente sostenibile dal sistema previdenziale”. Non solo: se si decidesse di introdurre anche Quota 100, il debito pensionistico salirebbe a 105 miliardi”.

Inoltre il problema di abolire la riforma Fornero consisterebbe anche nel fatto che sarebbe penalizzate per diverse persone. “Ci sono persone che hanno già pagato per la Fornero e hanno accettato tagli importanti sulla loro pensione”. Andare ad agire contro la legge del 2011 creerebbe di conseguenza una doppia iniquità; non solo per chi ha pagato già i costi di quella riforma, ma anche per le nuove generazioni. Facendo così eco a un concetto già più volte espresso da Elsa Fornero.

Pensioni ultime notizie: Boeri, “No al Reddito di cittadinanza”

Non solo Fornero e Quota 100. Tito Boeri ha parlato anche di reddito di cittadinanza, uno dei cavalli di battaglia del programma elettorale 5 stelle. Per Boeri la proposta dei pentastellati esiste a oggi solo a livello accademico. E pertanto non esiste da nessuna parte del mondo. In realtà, quello di cui si è parlato si avvicina più “al reddito minimo; che aiuta i più poveri ad arrivare a un reddito tale da avere un avita più dignitosa”. E anche sotto questo aspetto, Boeri parla di costi. Affermando di preferire il Reddito di Inclusione al Reddito di Cittadinanza proposto dal M5S. La spesa di quest’ultimo si aggirerebbe attorno ai 35 miliardi di euro.

Da qui un discorso che va a prendere anche di mira il risultato delle ultime elezioni. E che tenta di spiegare un fenomeno, come quello meridionale, troppo ancorato all’assistenzialismo. “Al Sud ci sono persone uscite dalla crisi in gravi difficoltà. E il loro disagio si è protratto nel tempo”. Tuttavia, secondo il presidente dell’Inps, nel nostro Paese ci sarebbe bisogno di un servizio di assistenza di base. “Al Sud le persone bisognose di aiuto si rivolgono al politico locale; ma questo si chiama assistenzialismo ed è un approccio sbagliato”. Quindi, per Boeri bisognerebbe cambiare mentalità, “approccio”.

Pensioni ultime notizie, Boeri: “Meglio il Reddito di inclusione”

Per aiutare le persone più disagiate una soluzione esiste già. E si chiama reddito di cittadinanza. “In Italia ci sono circa 4.700.000 persone in condizione di povertà assoluta. Il Rei ne copre 2.500.000”. Vale a dire quasi la metà. Insomma, on il Rei, aggiungendo solamente 1 miliardo in più ai 3 già messi a disposizione si potrebbero “aiutare tutti quelli che si trovano in condizioni di difficoltà”. Aggiungendo risorse a tali misure, potrebbe essere una base dalla quale partire. Per aiutare veramente chi è in situazioni di disagio socio-economico.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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