Liga spagnola: il canto del cigno del Malaga, dalla Champions alla retrocessione

Pubblicato il 20 Aprile 2018 alle 13:12 Autore: Lorenzo Annis

Liga spagnola: il canto del cigno del Malaga, dalla Champions alla retrocessione

Dopo la sconfitta all’ultimo minuto nella nottata di ieri a Valencia contro il Levante, il Malaga ha abbandonato ufficialmente la Liga spagnola retrocedendo in Segunda Division dodici anni dopo l’ultima volta.

Una stagione completamente da dimenticare per gli andalusi, che solo qualche anno fa sfiorarono la semifinale di Champions League.

Liga spagnola: l’era malagueña di Al-Thani

L’era recente del Malaga ha inizio l’11 giugno 2010, quando lo sceicco qatariota Abdullah Al-Thani rileva il club per 36 milioni di euro dalle mani di Fernando Sanz, ex difensore e bandiera del club dal 1999 al 2006, anno in cui ne diventò presidente.

Vista la forte disponibilità economica, il club andaluso si rafforza nelle successive sessioni di calciomercato, acquisendo tanti giocatori.

Giovani di prospettiva come Isco, attualmente al Real Madrid ed in gol proprio contro la sua ex squadra e per la quale tifa solo qualche giorno fa, e addirittura giocatori affermati di fama europea e mondiale del calibro di Van Nistelrooy, sono approdati nella cittadina marittima andalusa per far parte di questo nuovo e ricco progetto.

Durante la prima stagione, il club si piazza 11° in Liga, salvandosi nonostante una forte bagarre. Ma è l’anno successivo quello della svolta.

Il Malaga infatti in questa stagione giunge addirittura 4° in campionato ottenendo il pass per la Champions League, competizione nella quale non aveva mai partecipato.

La stagione europea comincia ai play-off, dove elimina i greci del Panathinaikos. Qualificato ai gironi, viene sorteggiato nel gruppo C assieme a Milan, Zenit ed Anderlecht.

Al termine delle sei partite del girone, il Malaga arriva addirittura primo, restando imbattuto e conquistando 12 dei 18 punti disponibili.

Agli ottavi i boquerones (“acciughe” in italiano) perdono l’andata in Portogallo contro il Porto, ma ribaltano in casa l’1-0 del “Dragão” vincendo 2-0 qualificandosi addirittura alla final eight.

Nei quarti l’avversario è lo splendido Borussia Dortmund di Klopp, Reus, Lewandowski e Gotze.

Dopo lo 0-0 dell’andata in Spagna, i tedeschi vincono il ritorno 3-2 eliminando così i biancazzurri, in vantaggio fino al 91’ e ribaltati incredibilmente negli ultimi secondi, in una delle partite più emozionanti e spettacolari degli ultimi anni.

Il Malaga conclude la sua prima stagione di Champions con un grandioso quarto di finale, facendosi conoscere in tutta Europa.

Sembra il trampolino di lancio adatto per continuare ad ottenere risultati simili, ma non sarà così.

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Liga spagnola: il lento declino del Malaga

Successivamente a questa stagione indimenticabile, culminata con un comunque buonissimo 6° posto in Liga con conseguente qualificazione in Europa League, comincia il declino del Malaga.

A causa di diverbi con la dirigenza, lo sceicco Al-Thani abbandona improvvisamente la guida del club, estromesso a causa di forti problemi finanziari (emersi peraltro già dall’estate precedente) dall’Europa League un mese e mezzo prima.

Questa non fu però una decisione definitiva, in quanto l’emiro è tuttora il presidente del club.

Da qui in poi del Malaga dei campioni e dei record resterà solo il ricordo: la squadra tornerà a navigare in zone anonime di classifica.

Liga spagnola: la stagione corrente del Malaga, un triste finale

Quella che sembrava poter diventare una nuova favola calcistica, è diventata presto un incubo.

Il Malaga l’anno prossimo giocherà nuovamente in seconda serie, 12 anni dopo l’ultima volta.

Le cessioni la scorsa estate di giocatori fondamentali per il progetto come capitan Camacho, Fornals, Sandro Ramirez, Kameni, Charles, a braccetto con i ritiri di bandiere del calibro di Duda e Weligton, hanno portato ad un fracaso total.

La squadra allestita per questa stagione, formata comunque da qualche buona individualità, non ha mai dato l’idea di solidità, né tantomeno di miglioramento.

Le colpe dei tifosi sono da assegnare in toto al presidente emiro, colpevole di aver scherzato con l’intera città, regalandole un “sogno di cartone”.

Proprio quel sogno che è terminato dopo le 23 di ieri sera, quando al minuto ’93 Emmanuel Boateng, attaccante del Levante, li ha spediti in Segunda.

La prossima stagione non ammireremo dunque il bellissimo impianto de “La Rosaleda” in Liga, teatro di grandi scenari anche e soprattutto a livello europeo nelle ultime stagioni, dove tante big si sono dovute arrendere nei novanta minuti.

Sperando sia quantomeno solo para la próxima temporada.

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L'autore: Lorenzo Annis

Nato il 1° luglio del 1996, è nel Termometro Politico dal 2017. Scrive prevalentemente di sport dividendosi tra pallone e pedali, le sue più grandi passioni sportive.
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