Cronaca ultime notizie: Veronica Panarello, nuovo provvedimento del giudice

Pubblicato il 15 Maggio 2018 alle 19:09 Autore: Maria Alfonsina Iemmino Pellegrino
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Cronaca ultime notizie: Veronica Panarello, nuovo provvedimento del giudice

Veronica Panarello, giovane madre, il 17 ottobre 2016 è stata condannata a scontare trent’anni di carcere per aver ucciso, nel novembre 2014, suo figlio Loris, primogenito di soli 8 anni.

Alla donna i giudici vietarono inoltre qualsiasi tipo di contatto con il figlio minore, che attualmente vive con i nonni paterni.

Recentemente, la Corte d’appello di Catania ha accolto la richiesta del legale Pia Giardinelli; la quale chiedeva che a Veronica venisse riconosciuto il diritto di ricevere informazioni su suo figlio. Accettato l’esposto, da oggi la giovane donna potrà ricevere fotografie e seguire i progressi della crescita del suo bambino.

Cronaca ultime notizie: Veronica Panarello, l’omicidio

Il caso di infanticidio del piccolo Loris, avvenuto a Santa Croce Camerina, è stato spesso associato al delitto di Cogne, del 2002. Per l’omicidio del bambino di 8 anni venne accusata la madre stessa, Veronica Panarello. Quest’ultima, però, si è sempre dichiarata innocente.

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Il 29 novembre 2014, la giovane madre denunciò la scomparsa del suo primogenito. Veronica dichiarò di averlo accompagnato a scuola, prima di recarsi ad un corso di cucina. Secondo la testimonianza delle maestre, invece, il bambino non era mai stato visto entrare nell’edificio.

Cronaca ultime notizie: Veronica Panarello, le indagini e la condanna

Le ricerche di Loris iniziarono nell’immediato e si conclusero, grazie alla segnalazione di un contadino, dopo alcune ore. Il suo corpicino, senza vita, giaceva in un canale nella periferia del paese. Si seppe in seguito, grazie ai risultati dell’autopsia, che il bambino era morto per strangolamento.

Nel corso del tempo Veronica, accusata di omicidio, aveva fornito diverse versioni dell’accaduto. Si passò dal raptus momentaneo, all’omicidio colposo; dal gesto volontario causato da un capriccio, all’accusa nei confronti di suo suocero. Nessuna delle ipotesi mosse dagli inquirenti è stata mai accertata. Tutti gli indizi a loro disposizione andavano a confermare che era stata proprio la madre a strangolare Loris, utilizzando delle fascette da elettricista.

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L'autore: Maria Alfonsina Iemmino Pellegrino

Giovane dottoressa in Scienze della Comunicazione presso l'Università Degli Studi di Salerno. Lavoro come redattrice per Termometropolitico.it dal 2017. In redazione ho trovato terreno fertile per coltivare il mio immenso amore per la scrittura. Parole chiave: informare, trasmettere, creare.
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