Flat tax: a chi conviene davvero. La simulazione del contratto di governo

Pubblicato il 23 Maggio 2018 alle 13:59 Autore: Daniele Sforza
Flat tax: ecco a chi conviene davvero

Flat tax: a chi conviene davvero. La simulazione del contratto di governo.

La flat tax è senza dubbio uno dei punti principali del nuovo contratto di governo Lega-M5S. Che fa discutere certamente non solo per le coperture necessarie ad attuare questa misura; ma anche per gli effettivi vantaggi che potrebbero beneficiare certi tipi di soggetti. Ma chi esattamente? Il Corriere della Sera, basandosi su alcune simulazioni elaborate dal Sole 24 Ore, ha redatto un elenco di potenziali beneficiari della flat tax. Il risultato finale è che converrebbe a chi percepisce almeno 30 mila euro annui. Non vedrebbero alcun vantaggio chi guadagna fino a 15 mila euro annui. Ma andiamo ad analizzare nel dettaglio i calcoli.

Flat Tax: vantaggi in base al reddito?

Gli esperti che hanno analizzato in lungo e in largo la flat tax e la sua applicazione sono arrivati alla conclusione che i vantaggi sono solo per chi ha redditi più elevati. Infatti, “l’effetto delle due sole aliquote al 15% e al 20% comincia a essere vantaggioso rispetto al sistema attuale per chi guadagna almeno 30 mila euro”. Ovviamente, più il reddito annuo sale, più la convenienza aumenta. E l’impatto sui redditi più bassi? Pressoché nullo. Non è un caso, informa il quotidiano milanese, “che la riforma preveda una clausola di salvaguardia” per evitare che i contribuenti paghino di più rispetto a oggi.

Come scritto nel contratto di governo giallo-verde, permane il principio della no tax area. Ciononostante, la flat tax “non avrebbe effetto sui redditi fino a 15 mila euro”. Anzi, in base a una ricerca dell’Associazione per l’Equità e la Legalità Fiscale, senza la clausola sopraccitata la flat tax sarebbe addirittura sconveniente per i redditi più bassi. Un esempio? Chi guadagna 7.500 euro annui (lordi) pagherebbe 551 euro anziché gli attuali 58 senza quella clausola. Al tempo stesso chi guadagna 30 mila euro lordi annui pagherebbe 3.870 euro anziché 5.530 euro. Più si sale di reddito, più aumenta la differenza tra quanto si paga oggi e quanto si pagherebbe domani con la “tassa piatta”.

Flat tax, vantaggi o svantaggi? Qualche esempio

In merito al sistema di deduzioni, se ne dovrebbe prevedere una forfettaria ammontante a 3 mila euro per i nuclei fino a 35 mila euro. Fino a 50 mila euro la deduzione resterebbe solo per i familiari a carico. Di contro sarebbero annullate le deduzioni per chi guadagna oltre 50 mila euro annui. Il Corriere cita qualche esempio di nucleo familiare per calcolare chi sarebbe avvantaggio dalla flat tax e chi no. Una famiglia monoreddito con 15 mila euro annui, ad esempio, non trarrebbe alcun beneficio. Diverso sarebbe il discorso con redditi più alti, come detto sopra.

A trarre vantaggio sarebbe una famiglia con due redditi, con sconto fiscale attorno al 20%. “Per una famiglia con un reddito complessivo di 40 mila euro lordi ci sarebbero da pagare 5.100 euro invece degli attuali 6.170”. La flat tax piacerà anche ai single, sempre dando uno sguardo al reddito. Sotto i 15 mila euro c’è la clausola di salvaguardia, mentre sopra i 30 mila euro i vantaggi sarebbero esponenziali. Su un reddito di 40 mila euro, ad esempio, si pagherebbero 6 mila euro anziché i 10 mila attuali.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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