Pensioni ultime notizie: Quota 100 impossibile, Boeri non dà speranze

Pubblicato il 24 Maggio 2018 alle 07:52 Autore: Daniele Sforza
Pensioni ultime notizie: Quota 100 impossibile per Boeri

Pensioni ultime notizie: Quota 100 impossibile, Boeri non dà speranze.

La politica e più in particolare il contratto di Governo interessa anche il tema pensioni. Le ultime notizie a riguardo interessano la proposta di introdurre Quota 100, un’ipotesi però giudicata da diverse figure praticamente impossibile da realizzare. La colpa è dei costi che sarebbero più alti di quelli preventivati dal programma; ma soprattutto che salirebbero di anno in anno. Il presidente dell’Inps Tito Boeri ha ribadito il concetto, avvertendo Lega e Movimento 5 Stelle sulle azioni che compiranno sul tema pensionistico.

Pensioni ultime notizie: perché Quota 100 è impossibile

Il capitolo del nuovo contratto di governo sulle pensioni non è molto ampio. In questo si ribadiscono cose già note, presenti nel programma elettorale della Lega, inclusi concetti base che erano anche nelle intenzioni del Movimento 5 Stelle. Il superamento della riforma Fornero (addio abolizione, insomma); l’introduzione di Quota 100 e 41; la proroga di Opzione Donna; senza dimenticare la separazione tra assistenza e previdenza, in quella che era, è e potrebbe essere una vera controriforma delle pensioni. Ma tutto questo potrebbe anche non realizzarsi mai. Semplicemente perché impossibile da coprire economicamente.

Il costo per usufruire dei benefici di Quota 100 e Quota 41 ammonterebbe a circa 15 miliardi annui. Uscire dal mondo del lavoro a 41 anni di contributi o sommando l’età anagrafica con quella contributiva e arrivando a 100 avrebbe un costo tale che poi potrebbe salire negli anni successivi a 20 miliardi. Creando così un debito di 120 miliardi di euro.

Pensioni ultime notizie: Tito Boeri contro Quota 100

Boeri punta il dito contro il contratto di Governo. Sul capitolo relativo alle pensioni vi è una cifra totalmente diversa da quella che servirebbe nella realtà. 5 miliardi di euro. “Per arrivare a questa cifra occorrerebbe inserire finestre che impongano un ritardo di 15 mesi”. Quindi, con una Quota superiore a 101, i costi si ridurrebbero. 7 miliardi il primo anno, e poi “13 miliardi a regime”.

Il presidente dell’Istituto previdenziale pretende onestà e chiarezza. “Bisognerebbe avere l’onestà intellettuale di dire cosa vogliono fare. E che cosa c’è e cosa non c’è esattamente in Quota 100”. Il discorso vale poi anche per il reddito di cittadinanza, i cui costi previsti sono decisamente inferiori rispetto a quelli reali.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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