Governo 2018, ultime notizie: Mattarella sulla Costituzione ‘non contano mie idee’

Pubblicato il 28 Maggio 2018 alle 18:30 Autore: Giuseppe Spadaro
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Governo 2018, ultime notizie: Mattarella sulla Costituzione ‘non contano mie idee’

La decisione di Sergio Mattarella di chiedere a Conte di trovare una alternativa a Savona come Ministro dell’Economia ha suscitato polemiche e provocato reazioni. Tanto che Conte, d’accordo con Di Maio e Salvini, ha rinunciato al mandato. Movimento 5 Stelle e Lega hanno accusato il Presidente dell Repubblica di non essere più arbitro imparziale. Comunque la si pensi si è aperta nel Paese una evidente polarizzazione. Da una parte chi approva la linea di M5S e Lega e ritiene la mossa del Colle poco completamente faziosa; dall’altra la posizione di chi ritiene la decisione di Mattarella pienamente rientrante nelle sue prerogative.

Governo 2018, la domanda a Mattarella

In una delle visite delle scolaresche al Quirinale un giovanissimo studente di Roncofreddo ha posto a Mattarella una domanda che sembra ritagliata proprio sul recente caso di Paolo Savona. In particolare lo studente ha chiesto: ‘quando le capita di firmare degli atti che non le piacciono come si comporta?’. Di seguito la risposta integrale del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che prima di argomentare ammette ‘….è una bella domanda’.

Governo 2018, Mattarella ‘Ho dovere di firmare’

…Quando mi arriva qualche provvedimento o una legge del Parlamento o un decreto del Governo io anche se non lo condivido a pieno ho il dovere di firmarlo anche se la penso diversamente devo accantonare le mie convinzioni personali perché devo rispettare quello che dice la Costituzione, che la scelta delle leggi spetta al Parlamento e la scelta dei Decreti che guidano l’amministrazione dello Stato spetta al Governo e se non firmassi andrei contro la Costituzione.

Governo 2018, Mattarella ‘Ho l’obbligo di firmare perché…’

C’è un caso in cui posso anzi devo non firmare quando arrivano leggi o atti amministrativi che contrastano palesemente in maniera chiara con la Costituzione ma in tutti gli altri casi non contano le mie idee perché non è a me che la Costituzione affida quel compito, di fare le regole con le leggi o di guidare la macchina dello stato ma le affida ad altri al Parlamento o al governo ed io ho l’obbligo di firmare perché guai se ognuno pensasse che le proprie idee personali prevalgano sulle regole del dettato della Costituzione. La Repubblica non funzionerebbe più’.

Governo 2018, Savona

Intanto il professor Paolo Savona è tornato ad argomentare la sua esclusione dall’esecutivo. Senza giri di parole apre il suo secondo comunicato in pochi giorni spiegando la sua opinione. ‘Ho subito un grave torto dalla massima istituzione del Paese sulla base di un paradossale processo alle intenzioni di voler uscire dall’euro e non a quelle che professo e che ho ripetuto nel mio Comunicato, criticato dalla maggior parte dei media senza neanche illustrarne i contenuti’.

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L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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