Noemi Durini: rito abbreviato per Lucio, l’accusa

Pubblicato il 31 Maggio 2018 alle 17:13 Autore: Antonella Cariello
Cronaca ultime notizie: l'ultimo sms di Noemi Durini prima di morire

Noemi Durini: rito abbreviato per Lucio, l’accusa

Novità per Lucio Marzio, il dicottenne di Montesardo responsabile reo confesso dell’omicidio di Specchia, dove perse la vita la sua fidanzata Noemi Durini, studentessa sedicenne scomparsa il 3 settembre 2017. Apprendiamo, infatti, che Aristodemo Ingusci, il gup del Tribunale per i Minori di Lecce, non ha rigettato la richiesta che i legali del ragazzo hanno avanzato, accogliendo la proposta di rito abbreviato. Ciò che è stato respinto è la richiesta di messa alla prova, innovazione del processo penale minorile per via della quale si potrebbe dichiarare estinto il reato laddove il giovane imputato avesse mostrato una condotta irreprensibile e ravveduta, previo svolgimento di attività di volontariato o lavoro.

Le ultime novità sulle decisoni della Procura sul caso Noemi Durini

Ritenuto unico colpevole della morte della diciassettenne, picchiata, accoltellata e sepolta sotto i cumuli di Castrignano del Capo, a poche decine di chilometri da Specchia (Lecce), Lucio Marzio sarà condannato con rito abbreviato per omicidio volontario premeditato e occultamento del cadavere. La Procura ha prosciolto ufficialmente tutti coloro che, nelle sue precedenti dichiarazioni, Lucio aveva condotto al banco degli imputati. Compresi i propri genitori, sospettati di aver coadiuvato il giovane nell’occultamento del corpo della ragazza e il meccanico di Patù Fausto Nicolì.

Nell’ultima udienza, Lucio ha confermato la sua prima versione dei fatti. Si rifà alle presunte pressioni di Noemi perché, quella stessa sera in cui lui l’accoltellò, Lucio uccidesse i propri genitori, da sempre ostili a quella relazione.

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Le reazioni dei rispettivi genitori

Probabilmente è a questa confessione sulle intenzioni di Noemi Durini che fanno rimando le parole pronunciate da Rocchetta. La madre di Lucio afferma «Siamo orgogliosi. Siamo vivi». Sono le uniche parole rivolte ai cronisti e fotografi che hanno preso d’assalto la coppia di genitori fuori dal tribunale dei Minori di Lecce. Lucio per la prima volta ha avuto dinanzi i genitori di Noemi, Imma e Umberto Durini, a cui Lucio aveva anche scritto una lettera.

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