Omicidio Varani: condanna a 30 anni per Manuel Foffo

Pubblicato il 15 Luglio 2018 alle 13:53 Autore: Mattia De Angelis
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Omicidio Varani: condanna a 30 anni per Manuel Foffo

Dal giorno 4 marzo 2016 al 10 luglio 2018 sono passati circa 2 anni e in corte d’appello è giunta la condanna a 30 anni di reclusione per Manuel Foffo, responsabile con l’amico Marco Prato dell’omicidio di Luca Varani, avvenuto a marzo del 2016 in un appartamento al Collatino. E’ stato uno dei delitti più efferati a Roma negli ultimi anni. I giudici della corte di Appello di Roma hanno condannato Foffo per omicidio volontario riconoscendo dunque l’aggravante della crudeltà come avvenuto in primo grado con rito abbreviato.

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Caso omicidio Varani: la strategia di Manuel Foffo non ha funzionato

È stato spiegato che Foffo, a differenza di Marco Prato, ha scelto la scorciatoia di confessare e fingersi incapace di intendere e volere. Della morte di Varani era accusato anche Marco Prato (31enne pr) che si suicidò nel carcere di Velletripoco prima dell’inizio del processo.
Con preponderanza emerse in sede di giudizio la figura di Marco Prato: considerato attore principale della vicenda, ma non è servito a nulla appellarsi alla mancata capacità di intendere e di volere dell’imputato Foffo, la sentenza ha confermato la condanna a 30 anni per l’efferato omicidio di Luca Varani.

Come hanno agito Marco Prato e Manuel Foffo: l’agghiacciante esecuzione dell’omicidio Varani

I due trentenni hanno invitato Luca nell’appartamento (dopo aver provato ad adescare altri ragazzi, senza riuscirci) di Manuel Foffo nel quartiere Collatino e dopo averlo spogliato, con l’obbiettivo di avere un rapporto sessuale, lo hanno narcotizzato con grandi dosi di un farmaco.

Subito dopo è iniziato il lunghissimo martirio del giovane: Foffo e Prato hanno prima provato a soffocare Varani con una corda e immediatamente dopo lo hanno colpito con pugnalate e martellate. Le prime servivano per infliggere dolore alla vittima, le seconde per uccidere. Le immagini mostrano un corpo dilaniato dai colpi: cranio scalfito dai colpi e il corpo bucato dalle pugnalate ( indagini condotte dai carabinieri del Comando provinciale di Roma).

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