Tfr e Tfs: liquidazione Inps o datore di lavoro. A chi richiederla

Pubblicato il 10 Agosto 2018 alle 01:40 Autore: Daniele Sforza
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Tfr e Tfs: liquidazione Inps o datore di lavoro. A chi richiederla.

A chi richiedere la liquidazione


Il Tfr e Tfs sono i trattamenti che il lavoratore deve ricevere dopo il termine del suo rapporto di lavoro. Il trattamento deve essere corrisposto dal datore di lavoro o dall’Inps. Il primo caso è invero il più frequente, mentre l’Inps, attraverso il cosiddetto Fondo di Garanzia, interviene solo al verificarsi di determinate circostanze. I lavoratori rimasti insoddisfatti dovranno quindi tassativamente ricevere dall’Inps il trattamento di fine rapporto attraverso il Fondo di Garanzia.

Tfr corrisposto da Inps: datore di lavoro soggetto a procedure concorsuali

Il primo caso di Tfr corrisposto dall’Inps prevede che il datore di lavoro sia soggetto a procedure concorsuali. In questa eventualità, l’Inps sostituisce a tutti gli effetti il datore di lavoro nella corresponsione del trattamento. Previo il verificarsi di specifiche condizioni. Il Fondo di Garanzia Inps interviene nel momento in cui si verifichino le seguenti condizioni, come scritto sulla guida dell’Istituto.

  • Fine del rapporto di lavoro subordinato;
  • Accertamento dello stato di insolvenza e apertura di procedura concorsuale di fallimento, concordato preventivo, liquidazione coatta amministrativa o di amministrazione straordinaria;
  • Accertamento esistenza del credito a titolo di Tfr e/o delle ultime 3 mensilità.

Trattamento di fine rapporto: tredicesima e arretrati vanno corrisposti. La circolare Inps.

Tfr corrisposto da Inps: datore di lavoro non soggetto a fallimento

Può accadere anche che il datore di lavoro non sia soggetto alla procedura di fallimento. In tale eventualità le condizioni cambiano. Al termine del rapporto di lavoro subordinato, al lavoratore spetterà dimostrare l’inadempienza del proprio datore di lavoro, determinata dall’insufficienza di garanzie patrimoniali, totale o parziale.

Come ricorda il sito Inps, il Fondo di Garanzia interviene all’accertamento del credito di lavoro. Che deve avvenire con le seguenti modalità.

  • Sentenza;
  • Decreto ingiuntivo;
  • Decreto di esecutività del verbale di conciliazione;
  • Diffida accertativa con valore di accertamento tecnico con efficacia di titolo esecutivo.

Infine si precisa che le garanzie patrimoniali insufficienti del datore di lavoro vengono accertate tramite l’esibizione del verbale di pignoramento mobiliare negativo. Ciò significa che sono stati effettuati i tentativi di pignoramento mobiliare al soggetto risultati nulli; che vanno quindi a determinare l’insufficienza delle garanzie patrimoniali. A questo si aggiunge la dimostrazione dell’impossibilità del pignoramento immobiliare, che accerti che il datore di lavoro non sia proprietario di beni immobili.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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