Aereo caduto in Messico: tutti salvi i passeggeri, la dinamica

Pubblicato il 16 Agosto 2018 alle 15:13 Autore: Antonella Cariello
aereo, sondaggi politici

Aereo caduto in Messico: tutti salvi i passeggeri, la dinamica

Due persone in condizioni gravi, il resto quasi tutti ricoverati. Poteva andare molto peggio per i 101 passeggeri a bordo dell’aereo coinvolto nell’incidente in Messico (tra i 97 viaggiatori e i 4 membri dell’equipaggio), invece la maggior parte potrà cavarsela dopo un variabile periodo di degenza in ospedale. Tutti salvi, quindi, gli 85 feriti. Ma cosa è accaduto esattamente e perché questo miracoloso sottrarsi alla morte è stato possibile? Vediamo quali sono le versioni diramate sulle dinamiche dell’incidente.

I dettagli sull’incidente aereo, la possibile causa

Il velivolo era un Embraer-190 della compagnia Aeroméxico, partito dall’Aeroporto di Guadalupe Victoria di Durango. Era diretto a Città del Messico ma il suo tragitto si è interrotto – stando alla prima versione diramata – circa un chilometro dopo la pista di decollo del Victoria.  Il pilota (uno di quelli che, secondo le notizie diffuse da tv Milenio, sarebbe ricoverato in condizioni gravi)non sarebbe riuscito a portare a termine correttamente l’operazione di decollo.

E così il mezzo, a 300 mt di altezza, si sarebbe schiantato al suolo, per poi prendere fuoco poco dopo. La solerzia dei passeggeri, rapidi a mettersi in salvo, è stata vitale (unitamente all’altezza raggiunta) per permettere a chi era a bordo dell’Embraer di sopravvivere all’impatto. José Rosas Aispuro, governatore dello Stato di Durango, dopo aver rassicurato via Twitter l’assenza di decessi a seguito dello schianto, ha aggiunto che “ le condizioni meteorologiche erano sfavorevoli, stava grandinando, c’era una tempesta di vento e per questo forse ad un certo punto il pilota ha voluto interrompere la partenza, senza però riuscire”. Anche i media locali inquadrano come causa le avverse condizioni meteo.

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Cosa ha salvato i passeggeri a bordo

Sono entrati in gioco diversi fattori, la rapidità dei viaggiatori stessa, ad esempio, nel trarsi in salvo. Ma i danni sarebbero potuti essere anche peggiori se l’aereo fosse precipitato in un punto abitato: invece Alejandro Cardoza, portavoce della Protezione civile dello Stato di Durango, ha spiegato che l’incidente è avvenuto “fortunatamente, in una zona aperta, lontano da case o edifici”. Non si sa se fra i passeggeri vi fossero cittadini stranieri, mentre è confermato che fra i feriti c’era almeno una personalità politica messicana di rilievo: Rómulo Campuzano, segretario generale del comitato direttivo del partito Azione nazionale”. Il caso del Messico conferma, per Vanity Fair, che il mezzo più sicuro su cui viaggiare resta l’aereo per la bassa probabilità di mortalità negli incidenti (e il basso numero degli stessi che si è registrato nel corso di quest’anno). Tutt’al più, l’incidente a Durango testimonia evidentemente i dati emersi dalle analisi: per chi vola, quelli più pericolosi sono gli otto minuti prima dell’atterraggio e – come in questo caso – i tre minuti dopo il decollo.

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L'autore: Antonella Cariello