Legge 104 e indennità di maternità sono compatibili, come averle entrambe

Pubblicato il 13 Novembre 2018 alle 00:17 Autore: Daniele Sforza
Legge 104 e indennità di maternità compatibili

Legge 104 e indennità di maternità sono compatibili, come averle entrambe

Maternità e Legge 104, come ci si comporta in questo caso


Congedo straordinario per Legge 104 e indennità di maternità sono compatibili? La risposta è affermativa. Lo ha stabilito la Corte Costituzionale, che ha di fatto sancito la compatibilità tra il congedo straordinario riservato all’assistenza del parente disabile e l’indennità di maternità. La Corte ha infatti dichiarato illegittimo il Testo Unico Maternità Paternità, considerato incostituzionale nella parte in cui non considera il congedo straordinario Legge 104 tra le esigenze di tutela. Il fatto sta tutto nel pregiudizio dell’eventuale madre, costretta a scegliere tra i diritti da fruire per l’assistenza al coniuge/parente disabile e l’indennità di maternità. Tale pregiudizio ha fatto sì che congedo straordinario 104 e indennità di maternità siano dunque compatibili.

Indennità di maternità: cos’è e come funziona

L’indennità di maternità è il beneficio che spetta alle lavoratrici dipendenti durante la gravidanza e il puerperio. Possono usufruire di questo congedo le lavoratrici dipendenti e comprende un periodo di 5 mesi totali: 2 mesi prima della presunta data del parto e i 3 mesi seguenti allo stesso. Si tratta pertanto di un congedo obbligatorio che può essere anche flessibile, a discrezione della lavoratrice dipendente. A patto che sia rispettato l’obbligo di astensione dal lavoro per 1 mese prima della data del parto. In questo caso i mesi di astensione obbligatoria dal lavoro dopo il lavoro aumenterebbero a 4. Il periodo risulta comunque allungabile qualora l’ambiente di lavoro possa essere penalizzante per la salute della madre. Il congedo di maternità funziona anche nei casi di adozione o affidamento nazionale o internazionale di minore; non varia il periodo di astensione, che ammonta sempre a 5 mesi.

Nel periodo di astensione obbligatoria, la madre lavoratrice percepisce dunque un’indennità finanziata dall’Inps. E che corrisponde “all’80% della retribuzione media globale giornaliera moltiplicata per il numero delle giornate indennizzabili comprese nel periodo di astensione”. Inoltre, come ricorda l’Inps, “spetta l’accredito dei contributi figurativi”. In caso di contratti collettivi, spicca anche un’integrazione economica di cui si fa carico il datore di lavoro e che permette alla lavoratrice di percepire il totale della retribuzione media giornaliera.

La domanda va presentata prima dei 2 mesi precedenti alla data presunta del parto. Prima che inizi il periodo di congedo, la lavoratrice dovrà inoltrare all’Inps il certificato medico di gravidanza tramite medico SSN o di un istituto a esso convenzionato. Entro 30 giorni dal parto, la lavoratrice dovrà comunicare la data di nascita del figlio, nonché le sue generalità.

Indennità di maternità: Gestione Separata Inps, la circolare.

Congedo straordinario Legge 104: cos’è e come funziona

Il congedo straordinario garantito dalla Legge 104 consiste in un periodo di assenza dal lavoro che viene retribuito. E che è riservato a tutti quei lavoratori dipendenti che assistono familiari affetti da disabilità grave. C’è un ordine gerarchico di figure alle quali spetta il congedo straordinario retribuito Legge 104. Queste sono, nell’ordine:

  • Coniuge convivente / Parte civile convivente;
  • Genitori;
  • Figli conviventi;
  • Fratelli e sorelle conviventi;
  • Parenti entro il terzo grado.

Il congedo straordinario retribuito ha una durata massima di 2 anni, che sono da considerarsi nell’intero arco della vita lavorativa. I giorni festivi e i weekend non saranno contati solo nel caso in cui il soggetto non prenda giorni di congedo straordinario a ridosso degli stessi. Esclusi dal calcolo i giorni di ferie e di malattia.

Il congedo straordinario retribuito Legge 104 prevede un’indennità. Quest’ultima corrisponde alla retribuzione ricevuta nell’ultimo mese di lavoro prima del congedo, “entro un limite massimo di reddito rivalutato annualmente” in base alle variazioni Istat. Dal computo vengono escluse le voci che non risultano fisse e continuative.

I periodi di congedo non rientrano nel calcolo della maturazione di ferie, tredicesima o Tfr, ma rientrano nel calcolo dell’anzianità assicurativa. Infine, il congedo vanta la copertura della contribuzione figurativa ai fini della pensione, anch’essa rivalutata in base ai dati Istat.

Congedo straordinario e permessi: come non contare i giorni.

Per chiedere il congedo straordinario Legge 104 bisogna essere lavoratori dipendenti (anche part-time). E assistere un familiare in condizione di disabilità grave, secondo l’art. 3, comma 3 della Legge 104. Per ottenere il congedo bisognerà presentare apposita domanda al servizio online Inps dedicato; oppure telefonare ai numeri del Contact Center; oppure agire tramite patronato e intermediari dell’istituto.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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