Whatsapp a pagamento: costo e utenti interessati, cosa cambia

Pubblicato il 4 Agosto 2018 alle 20:00 Autore: Gianni Spadavecchia
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Whatsapp a pagamento: costo e utenti interessati, cosa cambia.

L’importante novità nel mondo della tecnologia riguarda Whatsapp a pagamento. L’applicazione, di proprietà di Mark Zuckerberg, vuole iniziare a guadagnare, perciò il proposito è di far diventare Whatsapp a pagamento, non per tutti però. Questa nuova strategia partirà dalle aziende che utilizzano questa piattaforma per rispondere ai propri clienti. Il pagamento ci sarà solamente se la risposta tarderà oltre le 24 ore e il costo del messaggio (dopo questo tempo definito) andrà tra 1 e 9 centesimi. La notizia arriva proprio da Facebook sul suo blog dedicato al business.

Whatsapp a pagamento: gli utenti interessati

La decisione arriva dopo un anno dal lancio del nuovo profilo business fatto per le aziende. Per rendere infatti possibile l’utilizzo di Whatsapp a pagamento, Facebook ha lanciato il pacchetto Api (interfaccia di programmazione) che le aziende avranno l’obbligo di utilizzare sulle proprie app e sui propri siti web. Riguarda, come già accennato, un pacchetto che non causerà costi aggiuntivi se l’azienda risponderà ai clienti entro e non oltre le 24 ore previste. La data di lancio di questo nuovo sistema a pagamento non è ancora stata decisa, ma nelle prossime settimane Facebook lancerà una campagna per invogliare gli utenti a comunicare con le aziende proprio tramite la piattaforma, ormai utilizzata da chiunque per ogni occasione. Il costo del messaggio (una volta superate le ore previste) non è ancora stato scelto con certezza, ma oscillerà tra, appunto, 1 e 9 centesimi.

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Whatsapp a pagamento: ecco cosa cambia

La funzione potrà quindi essere utilizzata per inviare messaggi rilevanti e non promozionali, come ad esempio l’emissione di una carta d’imbarco oppure la conferma di un prodotto spedito. Ma dal prossimo anno dovrebbe essere possibile per le aziende inserire anche contenuti pubblicitari negli Status. Un’idea che nasce per ricalcare le Instagram Stories usate da circa 450 milioni di persone.

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