Concorsi pubblici 2019: 8 mila posti nelle Forze Armate, la suddivisione

Pubblicato il 10 Agosto 2018 alle 01:40 Autore: Camilla Ferrandi
concorsi pubblici

Concorsi pubblici 2019: 8 mila posti nelle Forze Armate, la suddivisione

Assunzioni Forze Armate, concorsi 2019: i posti a disposizione


Saranno 8 mila le assunzioni nelle Forze Armate per concorso pubblico tra il 2018 e il 2019. Nel corso di questo anno ne sono previste 5.590. Le restanti 2.313 saranno autorizzate nel 2019.

Incremento dell’organico indicato nel contratto di governo, si attende il via libera del Ministro della Pubblica Amministrazione Giulia Bongiorno.

Il provvedimento sarà poi analizzato presso il Ministero dell’Economia e delle finanze per valutare la sua compatibilità con il bilancio. Non è dunque improbabile che sia da ridurre il numero di assunzioni previsto in assenza di risorse economiche. Laddove il MEF dia il suo ok, il provvedimento verrà inviato alla Corte dei Conti per il relativo controllo di legittimità. Solo allora questo potrà essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale e si potrà procedere o con l’indizione dei concorsi pubblici o con lo scorrimento delle graduatorie di merito dei concorsi conclusi negli anni scorsi.

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Concorsi pubblici 2019: 8 mila posti nelle Forze Armate, la suddivisione

Per l’esattezza, i posti a disposizione, sui quali pende ancora il giudizio del MEF, sono 7.975, i quali saranno così distribuiti:

  • 2.816: Arma dei Carabinieri;

  • 2.091: Polizia di Stato;

  • 1.340: Polizia Penitenziaria;

  • 1.116: Guardia di Finanza;

  • 612: Vigili del Fuoco.

Tornando all’indizione dei futuri concorsi pubblici, le modalità di selezione dei concorsi saranno svolte con i nuovi criteri stabiliti dall’ultima riforma approvata dal governo.

Quindi tra le novità, la facoltà di riservare il 20% dei posti annunciati dal bando al personale interno. Inoltre, sempre secondo l’ultima riforma, il personale interno non sarà obbligato a svolgere il concorso pubblico in questione.

Inoltre, tra i nuovi criteri di selezione:

  • Cadenza regolare;

  • procedure semplificate;

  • possibilità di centralizzare e razionalizzare le prove d’esame del concorso;

  • maggiore trasparenza;

  • soglia del 20% sui posti del concorso.

Infine, per facilitare le iscrizioni, è in costruzione una piattaforma online che avrà l’obiettivo di raccogliere tutte le informazioni e le modellistiche di tutti i bandi in corso.

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L'autore: Camilla Ferrandi

Nata nel 1989 a Grosseto. Laureata magistrale in Scienze della Politica e dei Processi Decisionali presso la Cesare Alfieri di Firenze e con un Master in Istituzioni Parlamentari per consulenti d'assemblea conseguito a La Sapienza. Appassionata di politica interna, collaboro con Termometro Politico dal 2016.
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