Sondaggi politici, i popoli più ignoranti del mondo, a che punto è l’Italia?

Pubblicato il 22 Agosto 2018 alle 11:07 Autore: Gianni Balduzzi
sondaggi politici

Sondaggi politici, i popoli più ignoranti del mondo, a che punto è l’Italia?

La percezione, se ne parla molto. In relazione ai problemi della sicurezza per esempio. Ma più in generale si tratta di un tema considerato anche a livello internazionale.

Tanto che da anni IPSOS Mori, uno degli istituti di sondaggi politici più noti nel mondo, realizza delle rilevazioni sul modo in cui le popolazioni dei vari Paesi intendono la realtà. Se sono consapevoli delle reali statistiche riguardanti il proprio Paese o meno.

Ebbene, le differenze tra Paese e Paese sono enormi, e sono chiaramente collegate con il grado di istruzione.

Sono i sudafricani coloro che più di tutti sono lontani dalla realtà dei dati che li riguardano. Seguiti da brasiliani, filippini, peruviani e indiani. Gli italiani sono dodicesimi in questa classifica dell’ignoranza. Ma, c’è da sottolinearlo, i primi in Europa.

Al contrario sono svedesi, danesi, norvegesi coloro che hanno un’idea più accurata delle statistiche, seguiti da spagnoli e montenegrini.

 

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Ma quali sono le statistiche prese in esame nella rilevazione del 2017 di IPSOS?

Per esempio gli omicidi

Sondaggi politici, secondo gli italiani gli omicidi sono cresciuti, invece sono scesi

La prima domanda riguardava l’aumento o il calo degli omicidi rispetto al 2000. Quasi in tutti i Paesi il numero di chi pensava che fossero cresciuti superava quello di chi riteneva fossero calati.

Per esempio in Italia i primi erano il 49%, i secondi l’8%, mentre il 35% pensava fossero rimasti circa gli stessi.

Mentre gli omicidi in realtà erano diminuiti del 39%. I colombiani pensavano fossero di più anche se erano il 60% in meno. Più precisi i cinesi, gli unici a dire in maggioranza che un calo c’era stato.

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Simile il trend con i morti per attacchi terroristici. Alla domanda se nei 15 anni dopo l’11 settembre erano stati di più o di meno rispetto ai 15 prima, in molti Paesi c’era la percezione di un trend in aumento. Oppure stabile. Mentre in gran parte delle realtà vi era stato un calo. Per il 38% degli italiani i morti erano gli stessi, per il 31% di più, per 19% di meno. In realtà c’è stato un calo da 60 solo a 4.

Hanno detto bene i francesi indovinando l’aumento che da loro c’è stato, ma non i turchi, che hanno avuto un dimezzamento, mentre il 60% di loro crede i morti per terrorismo siano aumentati

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L'autore: Gianni Balduzzi

Editorialista di Termometro Politico, esperto e appassionato di economia, cattolico- liberale, da sempre appassionato di politica ma senza mai prenderla troppo seriamente. "Mai troppo zelo", diceva il grande Talleyrand. Su Twitter è @Iannis2003
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