ISIS, Rizzetto (M5S): “Di Battista ha parlato a titolo personale”

Pubblicato il 16 Agosto 2014 alle 12:24 Autore: Carmela Adinolfi
di battista m5s
Le parole di Alessandro Di Battista sull’Isis continuano a destare scalpore. Oggi è arrivata infatti la presa di distanza da parte del deputato Walter Rizzetto, nel corso di un’intervista a Repubblica. “Sicuramente avrei usato maggior cautela – ha detto Rizzetto -. Immagino che Di Battista si sia informato bene, perché non è uno sprovveduto. Considerato quello che sta accadendo in Medio Oriente, però, forse un minimo di cautela sarebbe positiva”. “Di Battista, aggiunge Rizzetto, “si occupa di queste tematiche. Non essendo al lavoro, non ho ancora avuto modo di chiedere un feedback. La sua, comunque, è una posizione personale”.
“Se a bombardare il mio villaggio è un aereo telecomandato io ho una sola strada per difendermi a parte le tecniche nonviolente che sono le migliori: caricarmi di esplosivo e farmi saltare in aria in una metropolitana”. Alessandro Di Battista, deputato del M5s, entra a gamba tesa sulla questione irachena e avanza la sua soluzione. In un post pubblicato sul blog di  Beppe Grillo, il giovane esponente pentastellato fornisce la propria personale soluzione al conflitto che sta scuotendo l’Iraq da giorni. Sull’Isis Di Battista scrive: “Il terrorismo è la sola arma violenta rimasta a chi si ribella”. “Dovremmo smetterla di considerare il terrorista un soggetto disumano con il quale nemmeno intavolare una discussione. Questo è un punto complesso ma decisivo – scrive l’onorevole cinquestelle – Nell’era dei droni e del totale squilibrio degli armamenti il terrorismo, purtroppo, è la sola arma violenta rimasta a chi si ribella. E’ triste ma è una realtà”.
“Non sto ne giustificando nè approvando, lungi da me – continua Di Battista – sto provando a capire”. “Per la sua natura di soggetto che risponde ad un’azione violenta subita il terrorista non lo sconfiggi mandando più droni, ma elevandolo ad interlocutore. Compito difficile ma necessario, altrimenti non si farà altro che far crescere il fenomeno”. Secondo Di Battista inoltre “occorre legare indissolubilmente il terrorismo all’ingiustizia sociale. Il fatto che in Africa nera la prima causa di morte per i bambini sotto i 5 anni sia la diarrea ha qualcosa a che fare con l’insicurezza mondiale o con il terrorismo di Boko Haram? Il fatto che Gaza sia un lager ha a che fare con la scelta della lotta armata da parte di Hamas?”.
isis iraq
“L’ISIS avanza, conquista città importanti e minaccia migliaia di cristiani. È evidente che la comunità internazionale e l’Italia debbano prendere una posizione”, spiega di Battista secondo il quale ” occorre mettere in discussione, una volta per tutte, la leadership nordamericana”. “Gli USA non ne hanno azzeccata una in Medio Oriente. Hanno portato morte, instabilità e povertà”, argomenta il deputato del M5s per il quale “l’Italia, ora che ne ha le possibilità, dovrebbe spingere affinché la UE promuova una conferenza di pace mondiale sul Medio Oriente alla quale partecipino i paesi dell’ALBA, della Lega araba, l’Iran, inserito stupidamente da Bush nell’asse del male e soprattutto la Russia un attore fondamentale che l’UE intende delegittimare andando contro i propri interessi per obbedire a Washington e sottoscrivere il TTIP il prima possibile”. “Essere alleati degli USA non significa essere sudditi, prima di applicare sanzioni economiche a Mosca, sanzioni che colpiscono più le imprese italiane che quelle russe, si dovrebbero pretendere le prove del coinvolgimento di Putin nell’abbattimento dell’aereo malese”.
Nel lungo post apparso sul blog di Grillo Di Battista affronta anche la grande questione del commercio internazionale di armi: “”L’Italia dovrebbe promuovere una moratoria internazionale sulla vendita delle armi. Se vuoi la pace la smetti di lucrare sugli armamenti”, dice ancora Di Battista. Sull’ipotesi di armare i curdi, Di Battista osserva: “”Armiamo i curdi” sostiene la Mogherini. Chi ci dice che una volta vinta la guerra i curdi non utilizzeranno quelle armi sui civili sunniti?”.”L’Italia dovrebbe porre all’attenzione della comunità internazionale un problema che va risolto una volta per tutte: i confini degli stati. Non sta scritto da nessuna parta che popolazioni diverse debbano vivere sotto la stessa bandiera”, conclude convinto  Di Battista.
CARBONE (PD) “DA DI BATTISTA PAROLE INDEGNE” – “Esiste un limite a ogni cosa e oggi Di Battista, al di la della lettura del tutto inadeguata e confusa su quanto sta avvenendo in Iraq, lo ha superato, arrivando a dare copertura morale ad atti di terrorismo”. Lo afferma il deputato Democratico Ernesto Carbone. “Dalle teorie semi serie sul mancato allunaggio, ai microchip sottopelle, il pantheon grillino era alimentato da uno stupidario quasi divertente. Ora si fa un salto inaccettabile, pericoloso e ambiguo. Si tratta di parole inaudite che danno la dimensione della caratura politica del M5S. È una cosa vergognosa anche nei confronti delle tantissime vittime che il terrorismo ha mietuto nel nostro Paese. Parole indegne da parte chi rappresenta le istituzioni”.

GIRO (FI) “DA DI BATTISTA PAROLE STUPIDE – “Le dichiarazioni di Di Battista sono stupide e inutilmente provocatorie. Fanno parte del personaggio. Spiace perché sono parole che giungono nel giorno in cui si celebrano i funerali del giovane fotoreporter Camilli che con i suoi reportage ci racconta la tragedia di Gaza attraverso storie anche piccole e minute di uomini, donne e ragazzi che vivono con grande dignità e coraggio la loro tragedia con la speranza nel cuore di giustizia e pace”. Lo afferma il senatore di Forza Italia Francesco Giro. “Le parole di Di Battista sono la quinta essenza della stupidità, la testimonianza di Camilli è invece una grande prova di verità e mi auguro che la Rai trasmetta in prima serata tutti i suoi servizi che, anticipati dal Tg 3, sono di una bellezza e di una intensità sorprendenti”.

SALVINI (LEGA NORD) “DI BATTISTA FA SCHIFO” –  Durissimo il commento del segretario della Lega Nord Matteo Salvini: “Di Battista è un poveretto, chi inneggia al terrorismo mi fa schifo e paura”.

L'autore: Carmela Adinolfi

Classe '89. Una laurea triennale in comunicazione e una specializzazione in Semiotica all'Alma Mater Studiorum. Da Salerno a Perugia, passando per Bologna. Esperta in comunicazione politica, ha approfondito l'ascesa al potere di Matteo Renzi. Interessi: dal marketing alla comunicazione politica fino alle nuove forme di giornalismo digitale. Scrive per Termometro Politico e si allena per diventare giornalista.
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