Sondaggi elettorali Tecnè per l’Abruzzo, centrodestra in testa

Pubblicato il 26 Settembre 2018 alle 10:18 Autore: Gianni Balduzzi
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Sondaggi elettorali Tecnè per l’Abruzzo, centrodestra in testa

A febbraio si voterà per le elezioni regionali in Abruzzo. Sono un test cruciale prima delle europee per tesstare sul campo la popolarità dei partiti.

L’Abruzzo è una regione cerniera, formalmente del meridione, ma con elementi che la avvicinano più al centro Italia, a Marche e Umbria, per esempio.

Negli anni passati è stata sempre in bilico tra centrodestra e centrosinistra, sia alle politiche che alle regionali. Dopo la vittoria del forzista Chiodi nel 2009, nel 2014 fu conquistata dal centrosinistra con D’Alfonso. Alle politiche di marzo fu il Movimento 5 Stelle a trionfare sfiorando il 40%.

Tecnè ha voluto chiedere agli abruzzesi cosa voterebbero ora, confrontando i risultati con quello che è accaduto alle politiche.

E’ la Lega l’unico partito a crescere. Passando dal 13,9% al 23,6%. E assorbendo voti un po’ da tutti.

Il risultato è che il centrodestra, che sarà rappresentato da un candidato presidente di Fratelli d’Italia, risulta ora in testa davanti al Movimento 5 Stelle

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Sondaggi elettorali Abruzzo, la Lega guadagna dalle forze minori

Il sondaggio di Tecnè è stato commissionato da Forza Italia. E il partito di Berlusconi appare resistere piuttosto bene, calando del 1,1% rispetto a ottobre, al 13,4%, scivolando però inesorabilmente al di sotto della Lega.

Fratelli d’Italia pure arretra, ma solo del 0,3%, al 4,6%. Nel complesso il centrodestra si pone al 41,6%, senza contare forze minori come l’UDC, ora nascoste negli Altri. E sono proprio i partiti più piccoli a subire il rinculo maggiore. Noi per l’Italia era andato bene, ben oltre al 2%, così come Casapound, oltre l’1%, ed è anche da qui che probabilmente attinge la Lega.

Male invece il centrosinistra, con il PD che scende del 1,9% al 12,4%. E LeU che si ritrova al 2,4%, lo 0,2% in meno rispetto alle politiche.

Il Movimento 5 Stelle rimane il primo partito, perdendo solo l’1,1%, e calando al 38,8%. E rimanendo così primo partito, ma scivolando al secondo posto rispetto alle coalizioni.

Tutto però rimane incerto, come si sa e come si è visto nel vicino Molise, nelle elezioni locali le liste civiche e l’aspetto personale hanno un grande peso,  che ora è forse presto prevedere

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L'autore: Gianni Balduzzi

Editorialista di Termometro Politico, esperto e appassionato di economia, cattolico- liberale, da sempre appassionato di politica ma senza mai prenderla troppo seriamente. "Mai troppo zelo", diceva il grande Talleyrand. Su Twitter è @Iannis2003
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