Un film che non avremmo mai voluto vedere

Pubblicato il 14 Aprile 2012 alle 09:04 Autore: Pierdamiano Tomagra
italicum legge elettorale

Come se tutto questo non bastasse c’è di peggio, ovviamente. Nel febbraio 2006 una leggina passata inosservata ha assicurato i rimborsi per tutto il tempo della legislatura anche in caso di scioglimento anticipato delle camere. E dopo le elezioni anticipate? Facile, si cumulano i due rimborsi. Dal 2008 al 2011 i partiti che avevano ricevuto almeno l’1% alle elezioni del 2006 hanno ricevuto i soldi nonostante si fosse già ri-andati alle urne.

Insomma un fiume di denaro pubblico che dipinge un quadro raccapricciante. Non si può tollerare una cosa simile in momenti in cui alcune famiglie hanno passato una Pasqua davvero magra. Tanti di quei politici che nel 1993 rimasero sordi alla volontà popolare e gettarono nel cestino 31 milioni di SI, sono ancora in parlamento e non hanno nessuna intenzione di cambiare domicilio. Sta a noi elettori dimostrare di volere un reale cambiamento imponendo a noi stessi, se mai sua altezza Porcellum venisse modificato, di votare nel 2013 un candidato che non è mai stato in Parlamento. Se lo facessimo tutti avremmo facce nuove che nella peggiore delle ipotesi avranno l’unico pregio di non essere state responsabili di nefandezze simili. Farlo tutti si sa che è difficile, ma c’è tanta di quella gente scontenta da poter riuscire a dare un segnale forte.

C’è un’ultima cosa, inoltre e infine, che più di tutte lascia noi elettori con l’amaro in bocca. È la triste consapevolezza che se lo scandalo della Lega non fosse mai uscito fuori, Alfano, Bersani, Casini e tutti gli altri non starebbero affatto tentando di modificare una legge così ingiusta. Non se ne sarebbe parlato e nessuno si sarebbe, come al solito, accorto di niente. Come nei migliori blockbuster, co-protagonisti anche loro, di un film che non avremmo mai voluto vedere.

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L'autore: Pierdamiano Tomagra