Bollo auto 2018: evasione pagamento, scatta il prelievo dal conto corrente

Pubblicato il 1 Ottobre 2018 alle 11:10 Autore: Daniele Sforza
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Bollo auto 2018: evasione pagamento, scatta il prelievo dal conto corrente.

Il bollo auto è una tassa obbligatoria, ma non tutti la pagano. Tuttavia, l’evasione del pagamento, a seguito di apposita notifica, potrebbe portare l’Agenzia delle Entrate-Riscossione a prendersi i soldi dovuti tramite un prelievo diretto dal conto corrente. Sostanzialmente, tramite la procedura del pignoramento presso terzi. I contribuenti possono difendersi? Se la tassa è dovuta e non è stata pagata, no ovviamente. Ma se il bollo è caduto in prescrizione, allora il contribuente avrà diritto a tutelarsi. Ma andiamo a vedere le ultime sul bollo auto non pagato e il possibile prelievo dal conto corrente da parte dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione.

Bollo auto non pagato: prelievo dal conto corrente, quando scatta

Un soggetto non paga il bollo auto. L’Agenzia delle Entrate-Riscossione se ne accorge e gli invia un sollecito di pagamento. Da questo momento in poi il contribuente avrà 60 giorni di tempo per sanare il proprio debito, versando il dovuto in un’unica soluzione, oppure rateizzando. Il soggetto ovviamente può anche non pagare, ma in questo caso l’Agenzia delle Entrate-Riscossione procederà con il pignoramento presso terzi. Di fatto, andranno a pignorare il conto corrente, avvisando la banca, a cui arriverà una notifica così come al debitore. Da qui le somme dovute dal soggetto saranno trattenute dalla banca e versate al fine di risanare il debito. Il prelievo dal conto corrente avviene sostanzialmente in automatico.

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In breve, non c’è il giudice che valuta la legittimità dell’importo richiesto e la sussistenza del debito. Questo perché all’Agenzia delle Entrate-Riscossione è attribuito un potere secondo il quale l’ente è tenuto ad agire nella regolarità delle norme. Ma se questo non avviene? Ovvero, se il pagamento del bollo auto richiesto è in realtà caduto in prescrizione e quindi non più dovuto, come può agire il contribuente per tutelarsi? Innanzitutto informandosi sui tempi della prescrizione del bollo auto.

Prescrizione bollo auto: pagamento non più dovuto, ecco quando

Il bollo auto cade in prescrizione dopo tre anni. Questo lasso temporale parte dal 1° gennaio dell’anno successivo a quello in cui non si è pagata la tassa di proprietà sul veicolo. Facendo un esempio pratico, qualora un soggetto non abbia pagato il bollo auto nel 2016, questi dovrà attendere fino al 1° gennaio 2020. O meglio, il 31 dicembre 2019 sarà il termine ultimo successivamente al quale il bollo auto sarà ormai caduto in prescrizione.

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Ovviamente nel corso di questi 3 anni, il contribuente che ha evaso il pagamento del bollo auto non dovrà ricevere nessuna notifica né sollecito di pagamento da parte della Regione o dall’ente creditore. Tale sollecito, notificato tramite posta raccomandata o PEC, interrompe di fatto la prescrizione, che poi ripartirà da zero.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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