Una Liga spagnola per molti. Tra sorprese e delusioni

Pubblicato il 10 Ottobre 2018 alle 21:34 Autore: Lorenzo Annis
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Una Liga spagnola per molti. Tra sorprese e delusioni

Questa prima fase di Liga spagnola ci ha detto che, quello spagnolo, è un campionato in piena crescita ed evoluzione.

In questo 2018/2019, durante le prime otto giornate, ci troviamo davanti ad una classifica cortissima ed aperta ad ogni tipo di evoluzione.

In testa troviamo la prima sorpresa, il Siviglia di quel Pablo Machin che, dopo l’exploit nelle scorse stagioni a Girona, è pronto a fare il salto di qualità definitivo.

Trattasi di una squadra reduce da un’annata disastrosa, considerate le alte aspettative e che in breve tempo ha saputo risollevarsi molto bene.

È presto e non c’è bisogno di ricordarlo, ma la compagine andalusa può candidarsi al ruolo di grande sorpresa in Liga.

L’Atletico Madrid, dopo un inizio claudicante, ha ripreso i soliti ritmi ed insegue ad una sola lunghezza assieme a quel Barcellona che, rispetto alla macchina devastante del passato campionato, qualcosa ha effettivamente perso.

Gli uomini di Valverde non sembrano invincibili tra le mura nazionali come la scorsa stagione e queste ultimissime uscite lo hanno dimostrato.

A rincorrere le due grandi rivali troviamo quel Real Madrid ormai in crisi e reduce da addirittura quattro partite di fila tra Liga e Champions senza trovare la via della rete.

Cosa rarissima per i blancos, che soprattutto nelle ultime stagioni ci hanno abituato a ben altro.

La panchina di Lopetegui traballa sempre di più e Florentino Perez ha già cominciato a guardarsi seriamente intorno.

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Liga spagnola: Valladolid matricola terribile, il Betis prova a riconfermarsi. Alavés ed Espanyol sognano il colpaccio

L’inizio dell’Espanyol ricorda i bei vecchi tempi andati quando l’altra squadra di Barcellona lottava assiduamente per l’Europa.

Dopo aver portato l’Huesca in Primera, Rubi prova ora a stupire ancora pur avendo a disposizione una rosa né carne né pesce.

Anche l’Alavés sogna in grande, dopo due stagioni molto buone rispetto alle attese iniziali.

Abelardo sa che la salvezza resta la prima cosa da portare a casa, ma a Vitoria-Gasteiz c’è chi sta facendo qualche viaggio in più e auspica di farne altri l’anno prossimo il giovedì.

Il Betis dopo l’exploit della passata stagione prova a riconfermarsi in zona Europa grazie al sempre buonissimo lavoro di Quique Setien.

C’è però da affinare l’attacco, vero punto di forza dei biancoverdi di Siviglia nella passata Liga.

Sorprende il Real Valladolid di proprietà di un certo Ronaldo Il Fenomeno.

Dopo diversi anni di purgatorio in Segunda, i Castigliani hanno fretta di salvarsi e le ultime tre vittorie consecutive lo affermano.

Liga spagnola: Valencia, è ora di ripartire. Celta e Sociedad, serve continuità

Nel centroclassifica, spiccano tante squadre che con quelle posizioni hanno poco a che vedere.

Real Sociedad e Celta Vigo non riescono a trovare la continuità necessaria, alternando ottimi risultati ad altri da dimenticare.

Sia i baschi che i galiziani possono fare ancora di più, avendo a disposizione due batterie di giocatori davvero interessanti, specialmente nel reparto avanzato.

Il Levante e l’Eibar provano la fuga dalle zone basse stabilendosi in posizioni apparentemente tranquille, non fosse che con una graduatoria così corta non si possa mai dormire sogni tranquilli.

Sorprende la classifica del Valencia.

I murcielagos soffrono di una pareggite acuta che li porta già a oggi ad essere distanti dalle zone che più gli competono, ovvero le prime quattro.

L’ottima campagna acquisti estiva non sta dando (per ora) i suoi frutti e i malumori dei tifosi sono ormai all’ordine del giorno.

Getafe e Girona vanno invece a braccetto, puntando ad un campionato tranquillo e perché no togliersi qualche soddisfazione qua e là nel corso dell’anno.

Liga spagnola: Il Villarreal è un diesel, il Bilbao non si riprende. Il fattore Butarque del Leganés

Nei bassifondi stupisce vedere il nome di Villarreal e Athletic Bilbao.

Il submarino amarillo anche lo scorso anno si è dimostrato essere un diesel, con un inizio di stagione senza grandi acuti e un aumento progressivo di ritmo dopo qualche settimana.

I baschi invece non riescono a tornare ai propri livelli abituali. Nemmeno la cura Berizzo sembra funzionare e le loro singolari regole sul mercato non aiutano di certo, soprattutto in questi frangenti.

Il Leganés si è già tolto la soddisfazione di battere in casa il Barcellona. Per i pepineros sette punti su sette totali conquistati tra le piccole mura di Butarque, cosa che difficilmente porta alla salvezza.

Rayo Vallecano e Huesca chiudono mestamente la classifica appaiate. Per entrambe le matricole, la strada verso la salvezza resta complicata e in salita visto l’inizio non promettente.

Il mercato di gennaio potrebbe essere per loro un punto di svolta e di rilancio per evitare un pronto ritorno in Segunda Division.

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L'autore: Lorenzo Annis

Nato il 1° luglio del 1996, è nel Termometro Politico dal 2017. Scrive prevalentemente di sport dividendosi tra pallone e pedali, le sue più grandi passioni sportive.
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