Il capolavoro di Leonardo Jardim. Il tecnico saluta il Monaco a testa altissima

Pubblicato il 11 Ottobre 2018 alle 19:50 Autore: Lorenzo Annis
Jardim

Il capolavoro di Leonardo Jardim. Il tecnico saluta il Monaco a testa altissima

Questa mattina il Monaco ha annunciato di aver sollevato dall’incarico il tecnico Leonardo Jardim. Il motivo è presto detto: terzultimo posto in Ligue 1 con soli 6 punti in 10 partite e due sconfitte su due in Champions League. Nonostante i risultati scadenti in questo avvio di stagione, l’allenatore portoghese saluta il Principato a testa altissima.

Dal suo arrivo durante l’estate del 2014, Jardim ha infatti portato il Monaco a togliersi grandi soddisfazioni, sfociate con la vittoria del campionato nella stagione 2016/2017 e la semifinale di Champions League nella medesima annata.

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Il ritorno del Monaco sotto l’ala protettiva di Jardim

Reduce da due stagioni di purgatorio in Ligue 2 tra il 2011 e il 2013, il Monaco ha saputo risalire la china grazie e soprattutto al tecnico lusitano.Fin dalla prima stagione, Leonardo Jardim ha cambiato la squadra, riuscendo a mettere in piedi un piccolo capolavoro puntando su tantissimi giovani (e giovanissimi) creando un calcio spettacolare e divertente, improntato sulla fantasia offensiva dei suoi interpreti.

Ha caratterizzato i monegaschi soprattutto per la sopracitata valorizzazione quasi estrema di giovani talenti. Da Martial a Mbappe, da Ferreira Carrasco a Bernardo Silva, passando per Lemar, Fabinho, Kurzawa, Kondogbia, Bakayoko e, ultimi solo per ordine cronologico, Mendy e Marcos Lopes.

Oltre a questa schiera di talenti citiamo anche il ritorno ad alto livello de El Tigre Radamel Falcao, vero punto fermo dei biancorossi nelle ultime stagioni. Un lavoro meticoloso che ha fatto si che il Monaco ritornasse come agli ormai antichi fasti di inizio anni duemila, quando sotto la guida di Claude Puel prima e Didier Deschamps dopo, ottenne diversi successi prestigiosi raggiungendo addirittura la grande finale di Champions del 2004 persa per mano del Porto di un emergente José Mourinho.

Anche in quel caso la squadra francese ebbe un grosso seguito anche fuori dai confini nazionali.

La stagione 2016/2017 del Monaco di Jardim

Come detto, la stagione di maggior rilievo del Monaco di Leonardo Jardim è la 2016/2017. Questa si è conclusa con il ritorno alla vittoria in Ligue 1 diciassette anni dopo l’ultima e la semifinale di Champions League nel quale la Juventus uscì vincente staccando il biglietto per Cardiff. Una stagione caratterizzata dall’improvvisa esplosione di Kylian Mbappe, al quale è stata data grande fiducia, ripagata in toto con una seconda parte di stagione spettacolare.

In campionato i punti conquistati in 38 giornate son stati addirittura 95; frutto di 30 vittorie, 5 pareggi e sole 3 sconfitte per un totale clamoroso di 107 gol fatti e 31 subiti.

Il gioco del Monaco targato Leonardo Jardim. Fino a stamattina

Tutto questo racchiude in sé la tipologia di gioco utilizzata da Leonardo Jardim, nella quale gli esterni e le punte sono sempre in movimento costante ed intercambiabili, aiutati da un centrocampo dinamico e veloce ma allo stesso tempo fisico.Più vulnerabile la difesa, dove i terzini son sempre stati ali aggiunte, lasciando dunque campo, spesso e volentieri, alle ripartenze veloci degli avversari.

Per gli amanti dello spettacolo in campo, son stati quattro anni davvero belli e intensi ogni qualvolta si sono messi davanti agli schermi per guardare una partita del Monaco. Di colpo, però, si è affievolito tutto. La società ha venduto anno dopo anno i giocatori migliori non sostituendoli mai a dovere. Ciò ha portato a meccanismi difettosi che si sono riflessi appieno nei risultati di questo avvio di stagione che hanno portato inevitabilmente all’esonero di stamane.

E’ finita dunque una delle pagine più belle della storia monegasca, che i tifosi sperano di riaprire subito aiutati da un altro nome storico.

Trattasi di quel Thierry Henry cresciuto calcisticamente con i colori biancorossi indosso. È proprio lui infatti il candidato numero uno per sedersi sulla panchina del Louis II fin da subito. Ora Jardim si prenderà un po’ di meritato riposo, prima di riaprire il suo parco giochi ovunque qualcuno gli dia possibilità di farlo.

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L'autore: Lorenzo Annis

Nato il 1° luglio del 1996, è nel Termometro Politico dal 2017. Scrive prevalentemente di sport dividendosi tra pallone e pedali, le sue più grandi passioni sportive.
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