Stipendio docenti: niente calo in Legge di Bilancio, Bussetti lo assicura

Pubblicato il 14 Ottobre 2018 alle 14:55 Autore: Gloria Sahbani
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Stipendio docenti: niente calo in Legge di Bilancio, Bussetti lo assicura

Il Ministro dell’Istruzione Marco Bussetti, intervistato da Flavia Amabile de La Stampa, dichiara che lo stipendio docenti e personale ATA non subiranno alcuna riduzione.

Stipendio docenti: niente tagli

“Non ci sarà alcuna riduzione degli stipendi per il personale docente. Questo nonostante il fatto che il precedente Governo avesse previsto tagli alla retribuzione che avrebbero raggiunto i 29 euro al mese per i docenti con minore anzianità e gli ATA a partire da gennaio prossimo. La legge di Bilancio, su mia proposta, rimedierà al problema, stanziando le risorse che servono per evitarlo” dice Bussetti.
Di Maio invece, Vicepresidente del consiglio e Ministro del lavoro,  intervenendo sul caso del Liceo Sannazaro di Napoli, afferma: “ nel DEF abbiamo scongiurato il calo di retribuzione previsto dal vecchio governo individuando i fondi necessari affinché questa riduzione non ci fosse ”.

Stipendio docenti, la proposta a favore

Al contrario, il Ministro ha chiesto al Mef (Ministero dell’economia e delle finanze) di confermare, per il futuro accordo sulla perequazione, aumenti di 85 euro anche dopo il 31 dicembre. L’obbiettivo sarà quello di  evitare che i docenti e il personale Ata che percepiscono meno di circa 26 mila euro, si ritrovino con lo stipendio diminuito di alcune decine di euro.

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Stipendio docenti: l’attesa

Bussetti ha concluso dicendo che  “la manovra non è ancora stata presentata. Ho fiducia che conterrà interventi migliorativi per l’istruzione, l’università e la ricerca. Alcuni li finanzieremo riducendo sprechi o rivedendo scelte sbagliate del precedente governo, altri potranno trovare posto nell’economia generale della manovra. Abbiamo fatto richieste importanti ed innovative al Ministero dell’Economia e spero che possano essere accolte”. Servono almeno 300 milioni di euro per evitare tagli dannosi agli stipendi. La cifra non è inarrivabile, ciò fa presupporre che una soluzione a questo problema sia possibile.

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