Pensioni novità quota 100: importo e requisiti da febbraio 2019

Pubblicato il 9 Novembre 2018 alle 07:33 Autore: Giuseppe Spadaro
Pensioni novità quota 100 importo e requisiti da febbraio 2019

Pensioni novità quota 100: importo e requisiti da febbraio 2019

Quota 100 fa febbraio 2019: requisiti richiesti


Pensioni novità quota 100: confermato il superamento della legge Fornero. In conferenza stampa il Presidente del Consiglio Conte con i due vicepremier Di Maio e Salvini ed il ministro dell’economia Tria hanno presentato le principali misure della prossima manovra. Ampio spazio è stato dato al tema previdenziale. Infatti il Governo punta molto sul messaggio da lanciare agli italiani: il raggiungimento della pensione deve essere agevolato rispetto ai termini previsti dalla legge approvata dal Governo Monti e dal ministro del lavoro Fornero. Cosa è previsto per il primo anno? Sarà possibile, come è stato detto nelle ultime settimane, andare in pensione con 62 anni di età e 38 anni di contributi versati.

Pensioni novità quota 100, domande da febbraio 2019

La misura dovrebbe dare, potenzialmente, la possibilità a 400.000 italiani di andare in pensione. Ed il costo è stimato intorno ai 7 miliardi di euro. Si è parlato nelle passate settimane di finestre temporali. Infatti secondo le previsioni dovrebbe essere ricevere l’assegno pensionistico a partire da aprile 2019. In conferenza stampa è emersa una novità. In pratica la domanda si potrà presentare da febbraio 2019. Chiaramente a breve si conosceranno i dettagli delle singole misure, compresi eventuali aspetti più specifici in merito a Quota 100 o come la proroga di Opzione Donna.

Pensioni novità quota 100, divieto di cumulo dei trattamenti previdenziali e altre forme reddito da lavoro

Un’altra novità è relativa all’introduzione del divieto di cumulo dei trattamenti previdenziali con altre forme di reddito da lavoro. Da quanto si è appreso il divieto dovrebbe durare almeno un anno.

Come sempre hanno detto gli esponenti del Governo l’obiettivo nel medio termine è duplice. Rispetto a Quota 100 si proverà a renderla priva di paletti. In pratica nei prossimi anni, coperture economiche permettendo, l’esecutivo intenderà dare la possibilità di andare in pensione anche a chi raggiunge Quota 100 con combinazioni come 64 anni più 36 anni di contributi versati. O 60 anni di età e 40 anni di contributi versati. E via discorrendo. In più circa l’attuale margine di pensione anticipata l’intenzione è di dare a chiunque abbia versato 41 anni di contributi la possibilità di andare in pensione a prescindere dall’età anagrafica.

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L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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